San Marino. Caso STIPENDIOPOLI alla FSGC. ”I compensi sono vietati poiché l’attività è svolta a titolo gratuito” – PARTE OTTAVA

Continuiamo con la pubblicazione di stralci di documenti di quello che è stato chiamato IL CASO STIPENDIOPOLI ALLA FSGC.

Poco prima del rinvio a giudizio, l’avvocato penalista Achille Campagna ha prodotto una memoria dai contenuti molto forti.

Qui di seguito alcuni stralci. Ecco che cosa scrive l’avvocato Campagna:

”Ebbene, nel caso della FSGC andiamo oltre, essendo specificato in una norma regolamentare che i compensi sono vietati poiché l’attività è svolta a titolo gratuito.
Quindi, ricapitolando:

– ex art.198 c.p., ogni compenso erogato in assenza di una previsione normativa è illecito ed integra condotta di amministrazione infedele la sua deliberazione, corresponsione nonché pagamento;

– la legge è chiara nel fissare un requisito di previsione statutaria, i.e. una disposizione nello statuto della Federazione, quale unica modalità ai fini di autorizzare i compensi;

– il requisito di previsione statutaria esiste perchè in tal maniera il Comitato Esecutivo del CONS è chiamato a controllare, non soltanto a prendere atto;

– lo statuto della FSGC non ha previsto compensi, anzi, a rafforzare il concetto, un suo Regolamento Organico -pubblicato sul sito ufficiale – ha escluso che l’attività fosse retribuita.

I prevenuti hanno tuttavia tentato contraddittoriamente di ‘offuscare’ questo chiaro quadro con un provvedimento, il predetto ‘regolamento amministrativo’ del 2017 consegnato al CONS dagli organi federali della FSGC soltanto a dicembre 2019, dopo che – come lo stesso Giardi del CONS conferma in atti – notizie a mezzo stampa avevano già reso nota questa indagine e comunque era in atto da tempo una verifica. Venendo a questo Regolamento Amministrativo , asseritamente risalente al 2017, sulla cui datazione è lecito dubitare, occorre svolgere alcune riflessioni:

– qualunque cosa sia, questo regolamento non consente ai Consiglieri Federali di percepire denaro a titolo di compensi, in quanto non costituisce norma statutaria, anzi si pone in stridente contrasto con lo stesso statuto e con il Regolamento Organico pubblicato sul sito ufficiale della FSGC, atto che vieta la percezione di compensi;

– il regolamento amministrativo non è credibile, proprio perchè non affronta il contrasto con il Regolamento Organico, che prevede espressamente la gratuità dell’attività dei consiglieri della FSGC: è assolutamente inverosimile che, all’atto di approvare il regolamento amministrativo, non si tenesse conto del Regolamento Organico, non lo si degnasse nemmeno di una menzione nel verbale o nel regolamento stesso. Si rammenta che il Regolamento Organico era già in vigore da prima dell’approvazione della L. 149/2015, per cui, quando ad agosto 2017 il Consiglio Federale dispone l’esatto contrario, i.e. di retribuire i consiglieri, non può essersi dimenticato dell’esistenza del primo, peraltro sovraordinato;

– il regolamento amministrativo non ‘copre’ comunque il periodo precedente all’agosto 2017, ricordato che i compensi per tutto l’anno 2017 sono dichiarati in bilancio mentre per il periodo precedente, esiste quantomeno la confessione dei prevenuti nelle loro memorie difensive, oltre ad una marea di elementi;

– oltre a ciò, i prevenuti non hanno ottenuto l’approvazione da parte dell’organo competente (C.E. CONS) di modifiche statutarie – come puntualmente sottolinea il denunciante nella sua audizione, documenti alla mano, evidenziando che lo stesso Tura il 16 settembre 2019 informava l’Assemblea FSGC del rigettodell’approvazione della modifica sui compensi da parte del CONS, ciò che sorprendentemente non ha impedito alla FSGC di continuare ad erogarli anche in corso di procedimento;

– prova provata del presupposto in diritto8 del reato consiste proprio nel fatto che la FSGC richiese nel 2019 al CONS l’approvazione di una nuova versione dello Statuto, peraltro solo a indagine avviata, non conseguita, come riporta anche il teste Giardi . Il dato è assolutamente centrale, dimostra la consapevolezza in capo ai prevenuti che nessun regolamento poteva bastare al fine di consentire l’attribuzione di compensi, solo una modifica statutaria approvata dal CONS raggiungeva il rango necessario;

– il CONS intimò la sospensione dei compensi alla FSGC nel 2019, ben dopo l’approvazione del regolamento del 2017 da parte del Consiglio Federale FSGC, a smentita della correttezza dell’operato;

– l’atto non risulta esser mai stato sottoposto neppure all’Assemblea della stessa FSGC per l’approvazione;

– il regolamento amministrativo non ha data certa: esso (incluso il successivo atto di assegnazione dei ruoli, allegato ad altro verbale del 30.82017) si trova semplicemente allegato ad un verbale del Consiglio Federale, chiunque, per ipotesi, avendo la materiale disponibilità dei libri dell’ente sarebbe stato perfettamente in grado di alterare queste risultanze sostituendo l’allegato. L’atto, oltre a non discolpare i prevenuti, è sospetto anche alla luce di altri elementi di cui si dirà appresso;

– né il Regolamento, allegato al verbale 28.8.2017 né l’atto di assegnazione dei ruoli allegato al verbale 30.8.2017 recano alcuna firma;

– i prevenuti non hanno altrimenti fornito prove di riscontro della preesistenza del verbale all’indagine: si rinviene solo una menzione nel corso di una seduta del Comitato Esecutivo del CONS ad indagine avviata al cui verbale però non fu allegato;

– come già detto, il regolamento amministrativo – a prescindere dalla sua datazione – è privo di ogni valore a discolpa dei prevenuti, e rappresenta un evidente tentativo di creare una base normativa a giustificare la loro condotta criminale, basti pensare alla seguente cronologia riportata con chiarezza dal teste Giardi nella sua deposizione, che è bene riportare testualmente:

“Nel maggio del 2018, verificati i bilanci e il report dei revisori, abbiamo rilevato che vi era inserita una voce da cui risultavano compensi annuali al Consiglio Federale della F.S.G.C.. Pertanto, veniva richiesto di specificare a chi venissero destinati i compensi, se fossero state ottemperate le normative fiscali rispetto alla ritenuta. Il riscontro alla richiesta formulata non era esaustiva. Quindi nel mese di settembre 2018, a seguito di ulteriore richiesta, la F.S.G.C. trasmette un elenco riassuntivo di tutti i compensi che venivano erogati a tutti i loro dipendenti/amministratori. Dalla comunicazione ricevuta da parte del C.O.N.S. è stato individuato un elenco complessivo degli emolumenti/rimborsi di varia natura, erogati, tra l’altro, anche ai componenti del Consiglio Federale della F.S.G.C.. In definitiva il C.O.N.S. e in particolare io stesso in qualità di Presidente, abbiamo appreso che i componenti del Consiglio Federale F.S.G.C. ricevevano del denaro a titolo compenso nel settembre del 2018. In aprile del 2019 sulla base di una delibera del Comitato Esecutivo (CONS) abbiamo incaricato il segretario di redigere una circolare a tutte le Federazioni che erogavano indennità in genere con la quale veniva richiesto di produrre le informazioni inerenti alle dazioni e i regolamenti, ovvero altri atti formali sulla base dei quali avvenivano. Nello specifico alla F.S.G.C. abbiamo scritto, se non ricordo male, tre lettere con le quali veniva ribadita la richiesta del regolamento in quanto il C.O.N.S. da parte sua non aveva ricevuto né ratificato alcunché in merito a questi compensi. A tali richieste la F.S.G.C. solamente il 27 dicembre 2019, dopo ulteriore lettera di intimazione ha fornito la delibera del 28/08/2017 con allegato il regolamento amministrativo con il quale giustificava l’erogazione dei compensi ai membri del Consiglio Federale della F.S.G.C.. Invero, il Presidente della F.S.G.C. nell’ambito di una seduta del Comitato Esecutivo del C.O.N.S. aveva letto un regolamento amministrativo, non so dire se trattasi di quello poi prodotto, tuttavia nella circostanza non aveva consegnato alcunché e il Comitato Esecutivo non aveva trascritto nulla. Preciso che nell’ambito di questa specifica attività di controllo la F.S.G.C. ha prodotto delibere e un regolamento che non era stato ratificato dal C.O.N.S.. Voglio evidenziare che con la delibera di settembre 2019 le federazioni venivano sollecitate a sospendere l’erogazione di compensi. Quindi nello specifico la FSGC era stata sollecitata a sospendere l’erogazione dei compensi ai membri del Consiglio Federale. Altre sette Federazioni avevano elargito dei compensi in assenza di qualsiasi regolamento. Si è trattato comunque di importi modesti e nell’ambito della soglia di esenzione prevista dalla normativa. Siccome mi viene chiesto posso dire che io e il Comitato Esecutivo abbiamo appreso dei compensi oggetto di indagine anche da una lettera che ci ha inviato Alan GASPERONI nel mese di aprile 2019 e, se non ricordo male, dalle notizie stampa. Tuttavia ricordo che a GASPERONI, fra le altre cose, in merito a questa vicenda avevamo risposto che gli approfondimenti di competenza erano già stati avviati.

FINE PARTE OTTAVA

 

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