Ecco una sintesi nel comma comunicazioni dell’intervento del consigliere Roberto Ciavatta
”Qualcuno ha parlato di situazione nuova per avere un dialogo e voglio ricordare che il nostro gruppo da oltre un anno faceva appelli al dialogo, portava documentazioni e preoccupazioni ai colleghi di maggioranza e col tempo sono state poi certificate dai fatti, ma siamo stati presi per folli. Almeno fino ad agosto, con l’allontanamento di Savorelli e la necessità di mettere mano al Cda di Cassa e allora Celli incontra le opposizioni per chiedere una mano, salvo pcambiare atteggiamento qualche giorno dopo in modo bipolare. Arriva il nuovo direttore di Bcsm per volontà di Fabio Zanotti che diventa a sua volta presidente di Cassa. C’è la fine di ogni confronto e anche quel direttore di Bcsm se ne va con danni su danni per il sistema sammarinese. Poi la nomina di Moretti dopo Capuano. In Cassa resta Zanotti con una gestione discutibile, non essendo un tecnico- ma un avvocato messo dentro dal partito- ricorre per qualsiasi questione a consulenti. Fmi ci aveva chiesto una governance competente e gli unici tecnici li ha messi l’opposizione. Chiederei a Celli, e me lo sarei aspettato cin apertura del Consiglio, un riferimento su quello che sta succedendo. Su Cassa si sta giocando una partita sotto gli occhi di tutti, è importante far emergere le contraddizioni al suo interno e mi impegno a farlo nei prissimi mesi. Poi ci troviamo la notizia sulla stampa dell’apertura del credito agevolato per il polo della moda. Noi il referendum l’abbiamo perso, il polo si farà, ma perché non si fanno transitare i finanziamenti nella banca di sistema e non con banca Cis? Forse non ci interessa risparmiare qualche milione di euro. Per la prima volta il Fmi vuole incontrare anche l’opposizione e qui iniziano le richiesta di fare sistema. E noi andremo dal Fmi senza sostegno dei nostri vicini di casa. Do lettura a Odg: ‘I capigruppo dei gruppi di opposizione chiedono di soprassedere all’apertura e discussione del comma 6 riguardante la presa d’atto e sostituzione dei membri di opposizione dimissionari della Commissione giustizia. Le motivazioni che hanno portato alle dimissioni sono lungi dall’essere superate. Sarebbe inopportuno procedere alla sostituzione. Si aggiunge a questo che le considerazioni svolte in un’ufficio di presidenza precedente dai commissari di maggioranza ci testimoniano che non ci sarebbe la volontà di garantire i voti che tali nomine richiedono con la maggioranza dei due terzi’ . L’Odg è firmato da tutti i 5 gruppi di opposizione.