San Marino. Comma Comunicazioni del 12.04.2024. L’intervento del consigliere Alessandro Bevitori (Libera)

Alessandro Bevitori (Libera)

Grazie eccellenze. Sicuramente questo Consiglio Grande Generale speravo, così da inguaribile ottimista, che si potesse parlare finalmente di progettualità e di come impostare la nuova legislatura. I temi all’ordine del giorno sarebbero tantissimi, a partire dall’accordo di associazione e da tutte le opportunità che il nostro Paese deve cogliere.

Abbiamo un governo che è finito, probabilmente da diversi mesi. 

Siamo fermi, il governo bisogna prendere alto che da quando è uscita a rete in particolare non ha più avuto la possibilità di avere un’ordinaria amministrazione. 

Siete sempre con l’acqua alla gola, in difficoltà e proprio per questo sono partite una serie di interlocuzioni che hanno riguardato alcune forze politiche di maggioranza con alcune forze politiche di opposizione per cosa? 

Per fare gli inciuci della nuova legislatura? No, per dare risposte al Paese con responsabilità.

Cose che erano state fatte, il collega Roberto Ciavatta che è intervenuto prima, Roberto Ciavatta, si ricorderà perché ci vedevamo anche con loro, anche con Rete, insieme alla democrazia cristiana, per mettere le basi per questa legislatura, per dare, già in quel momento ne parlavamo, lui si ricorderà sicuramente del problema giustizia, del problema Buriani, tutte cose che erano state ben focalizzate. 

Poi purtroppo voi avete fatto la scelta del vostro abbraccio mortale, ve l’avevo detto subito, come sarebbe finita. Siete voluti andare da Giancarlo, tu Roberto, per primo e ne sei uscito con le ossa rotte, questa purtroppo è la verità.

Però io non voglio mettermi qui a litigare, a fare un po’ i capponi di Renzo che battivecchiamo tra di noi, prima collega Belluzzi, Buriani Boys, perché se qui guardiamo indietro ognuno può avere i propri punti di debolezza. 

Voi direte, SSD, gli amici qui dell’Alleanza Riformista del sedicente partito, perché non credo che ci sono un partito, dicono i vertici di SSD. Adesso prendo atto che il collega Fabri ha ridimensionato un po’ il tiro nel suo intervento, anche se comunque l’ha scritto ieri.

”I vertici di SSD potevano forse essere d’accordo con Celli?” Il dubbio c’è, dicono loro. Il dubbio c’è.

Ma noi siamo quelli che politicamente, perché questo è quello che deve fare la politica, è intervenuta SSD sul problema Celli.

Anche qui Ciavatta disse, voi ve ne siete accorti, ma tardi, perché questo è sempre stato un po’ il racconto. Ve ne siete accorti tardi? Bene. Vediamo quanto è questo tardi, perché sicuramente ci siamo resi conto che c’era un problema.

Le nomine che ci venivano proposte da Celli tramite la segreteria finanze, visto che era il titolare della segreteria finanze, effettivamente venivano proposte. Noi le abbiamo bocciate tutti, le abbiamo mandate a casa uno per uno, fino a poi mandare a casa Celli. Questo è quello che abbiamo fatto noi.

Poi Rossano Fabri ce l’ha sempre riconosciuto, addirittura era venuto in Libera, si è candidato a quella Libera dicendo guarda, riconosco quello che avete fatto, poi adesso magari nel comunicato gli è sfuggito e si è dimenticato, però in quel momento lì ce l’aveva riconosciuto. 

Questa giustizia che va a giorni alterni, bisogna che anche qui ci diamo un minimo di coerenza, perché va bene che dentro le aule del tribunale l’avvocato deve fare quello che dice a seconda del proprio assistito, del proprio cliente, può rispondere in un modo o in un altro. Ci sono ancora le dichiarazioni di Berti che voleva denunciare Bossone, Caringi e Papi per alto tradimento, non ho esattamente il … cercatelo sul GiornaleSM, ci sono ancora le sue dichiarazioni.

 È chiaro che si è sbagliato, è chiaro che si era sbagliato in quell’occasione. Oggi cosa dobbiamo fare? Dobbiamo buttare discredito verso quella persona lì? Il ragionamento che ha fatto Nicolini verso il mio partito dicendo voi avevate Celli, a questo punto non siete più credibili. Allora devo dire, collega Nicolini, lei nel partito di Gabriele Gatti, dove Gabriele Gatti aveva commesso certe cose e pertanto lei non è più credibile.

Sarebbe intellettualmente disonesto perché so bene che il partito in quel momento lì è intervenuto per, ed effettivamente mi risulta che sia fuori da quel partito lì, non so se è con qualcun altro. Però sicuramente mi dicono che sono democristiani, che sono arrabbiati, questo è quello che perlomeno mi raccontano, poi se c’è qualcuno più informato di me ve lo dica. 

Vi dico, questo qui si può tranquillizzare, Celli è molto arrabbiato con noi per questi motivi.

Noi siamo intervenuti per sistemare queste cose qua. Poi, se vogliamo adombrare situazioni strane, per carità possiamo dire che quando uscivano i soldi da casa di risparmio, andiamo a vedere chi erano i consulenti di casa di risparmio quando sono usciti i miliardi. 

I miliardi sono usciti da casa di risparmio, andiamo a vedere chi sono i consulenti e magari adombrando responsabilità saremmo, secondo me, stupidi a fare una narrazione di questo tipo per attaccarci l’un con l’altro per finalità politiche.

Qualcuno ha avviato questo balletto, l’ha fatto con un comunicato Alleanza Riformista ieri, chiaramente è un obiettivo per distogliere l’attenzione dai problemi del paese, perché noi dovremmo dare risposte al paese con un ordine del giorno impresentabile, inqualificabile. 

E allora abbiamo tirato fuori di nuovo tutta la questione dei conforti dicendo che forse anche i vertici di Ssd sono coinvolti. Questa è chiaramente una strategia che è stata messa in campo da chi ha messo un po’ da parte nei giochi del futuro e probabilmente è una reazione.

Io mi sono messo a disposizione della politica dal 2016 solamente con un obiettivo che era quello di dare il contributo a migliorare le sorti del mio paese. Ho sempre e solo fatto questo e il mio impegno è andato in questa direzione. Devo prendere atto che da quel momento in poi ho dovuto combattere solamente contro qualcuno che era venduto, qualcuno che presentava nomi fasulli. Ancora oggi solamente batti vecchi tra un partito e l’altro che buttano e gettano il paese nell’immobilismo. Io signori sono all’ultimo tentativo. O facciamo qualcosa per creare le basi, soprattutto con la sfida dell’Unione Europea, per salvare il nostro paese o altrimenti, signori, mi unisco anche io agli auguri alla Repubblica.

Sicuramente potrà fare tranquillamente senza sottoscritto, ma così mi dispiace per quanto riguarda la mia modestissima esperienza, così non ce la facciamo. 

Estratto intervento cons. Alessandro Bevitori (Libera) – intervento del 12.04.2024

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