San Marino. Doppia “gatta da pelare” per il governo: aumenti retributivi sbilanciati fra dipendenti ISS e norme discriminatorie nell’Ordine dei medici … di Enrico Lazzari

Enrico Lazzari

Perchè i Direttori di Dipartimento dell’ISS hanno visto crescere il loro stipendio di circa il 10% mentre tutte le altre figure dei dipendenti dell’ISS, medici compresi, non hanno ricevuto alcun aumento rilevante della loro retribuzione?

E, al tempo stesso, perchè l’accesso al Consiglio e alle relative cariche dell’Ordine dei Medici Sammarinesi è interdetto ai professionisti assunti presso l’ISS?

Sono questi i dubbi che, in questo momento -mentre ancora attendiamo le risposte dal Direttore Generale, Francesco Bevere, e dall’allora Segretario di Stato alla Sanità, Roberto Ciavatta, sul perchè l’Iss abbia speso circa tre milioni per l’acquisto del robot chirurgico quando nella vicina Italia tante aziende sanitarie e ospedali lo hanno ricevuto in comodato gratuito (leggi qui)…

Sono questi i due dubbi -dicevo- che stanno attanagliando i lavoratori dell’ISS in questi ultimi giorni.

Partiamo dal primo “pomo della discordia”, ovvero l’aumento importante concesso soltanto ai direttori di dipartimento, la cui “base tabellare” è passata dai 4.600 euro mensili del 2018 ai 5.169 euro mensili – per un aumento di 569 euro mensili – disposti dal Congresso di Stato alla fine dello scorso mese di febbraio. Un atto in cui, per tutti gli altri livelli dei dipendenti ISS gli aumenti della “base tabellare” si sono rivelati pressochè insignificanti:

– 66 euro per il ruolo di Direttore U.O.C

– 63 euro per il ruolo di Responsabile U.O.S.

– 60 euro per il ruolo di alta specializzazione con responsabilità di funzione

– 60 euro per il ruolo di alta specializzazione

– 60 euro per il ruolo specialistico

– 60 euro per il ruolo professionale

– 37,50 euro per il ruolo professionale in formazione

Così, si registra che i direttori di dipartimento si sono visti aumentare la “base tabellare” della loro retribuzione mensile di oltre il 12%, mentre gli aumenti per il personale medico attivo in corsia non arriva neppure al 2%.

Inutile evidenziare che ciò ha seminato non pochi malumori fra i medici, anche alla luce dell’inflazione galoppante che ha caratterizzato l’ultimo anno. Non ci sono soldi e servono sacrifici? Ma perchè, allora, questi sacrifici -motivabili con una retribuzione già relativamente alta, per quanto meritata- devono farli tutti tranne i direttori di dipartimento?

La seconda situazione che semina qualche malumore fra i medici sammarinesi assunti al’ISS è una vicenda che, più che il governo, sembra interessare e imporre un solerte intervento all’Ordine dei Medici del Titano. Infatti, al pari della Legge Quadro del 1991, la quale rimanda ai termini statuari, l’attuale statuto dello stesso ordine professionale preclude inspiegabilmente l’accesso ai suoi organismi direttivi, dal Consiglio alla Presidenza, a tutti i medici che hanno un rapporto di lavoro subordinato con l’Istituto per la Sicurezza Sociale.

Una norma palesemente discriminatoria verso una numerosissima categoria di medici sammarinesi, oggi, palesemente in contrasto con i criteri e le sensibilità di pari opportunità che si sono affermate in diversi ambiti. Del resto, perchè, sulla base di che logica sensata, una categoria di medici regolarmente iscritti all’Ordine professionale di categoria non ha la possibilità di partecipare attivamente alla gestione del suo organismo di rappresentanza e regolamentazione professionale?

Ai millemila problemi che affliggono l’utenza ISS -al pari di chi ha ereditato la delicata situazione e le criticità anche pesanti lasciate dalla gestione politica precedente- se ne aggiungono quindi altri due: il malcontento del personale medico per il trattamento economico ricevuto dal governo -non tanto in sé, ma se raffrontato a quello dei direttori di dipartimento- e la necessità urgente di provvedere al superamento di una norma statutaria discriminante, nell’Ordine dei Medici, della vastissima categoria rappresentata dal personale medico dipendente dell’ISS…

Enrico Lazzari

  • Le proposte di Reggini Auto