Nel mirino Autorità Garante: “no a ‘cordoni’ con politica”. —
Dura lex sed lex, il giornalista non puo’ avere cordoni con la politica: Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, incalza i colleghi che lavorano nelle testate del Titano, nel corso del convegno “Italia e San Marino: prove di dialogo sull’informazione e i media”, tenuto oggi nella sala della Fondazione Sums in Citta’. Sotto la lente del numero uno dell’Odg e’ la legge sull’editoria sammarinese, licenziata a fine dicembre 2014 e che, nel bene o nel male, ancora oggi fa parlare di se’, dentro e fuori i confini.
In particolare, a destare preoccupazioni e’ l’articolo 6 della normativa, quello relativo all’Autorita’ garante per l’informazione, organismo che ha tra i suoi compiti quello di sanzionare i giornalisti. A far storcere il naso non e’ l’organismo in se’, ma la sua composizione: l’Authority, spiega Iacopino, e’ un organismo “a prevalenza politica” dove i giornalisti risultano marginali, una sorta di “coperta di linus”. “La politica- chiarisce- con una rappresentanza diretta di tre membri su cinque, non puo’ sanzionare i giornalisti fino alla radiazione”. Non solo, il presidente Odg mette poi in conto anche il rappresentante degli editori, cosi’ che “sono 4 su 5 componenti dell’Autorita’ a decidere del destino di un giornalista”, rappresentato da un solo membro. In questo modo il professionista dell’informazione risulta simile al cane della favola di Fedro, spiega, che sul collo porta i segni del cordone imposto dal suo proprietario.
“Non dobbiamo avere cordoni con la politica- manda a dire- non puo’ funzionare cosi’”. Anche per questo, “non ci puo’ essere condivisione da parte dell’Ordine”, sentenzia. Oltretutto, visto che la maggior parte di giornalisti della Consulta sammarinese sono iscritti anche all’ordine italiano, “sarebbe imbarazzante- conclude- trovarsi a difendere un collega sanzionato da un collegio dove i giornalisti non ci sono”.
Oltre a Iacopino, sono intervenuti nel convegno Antonio Farne’, presidente Odg dell’Emilia Romagna, il giornalista Giancarlo Dotto, Stefano Piva per l’Autorita’ garante dell’Informazione, Luca Pelliccioni, presidente della Consulta per l’Informazione, quindi Carlo Romeo, Dg di San Marino Rtv, emittente di Stato. “Se vogliamo entrare nella logica di sviluppo dell’informazione a San Marino- suggerisce lo stesso Romeo- serve professionalita’ e un bagno di umilta’”. E ancora: “Ogni giornalista- chiosa- deve avere dentro di se’ il codice deontologico”. Ad aprire i lavori il saluto del segretario di Stato con delega all’Informazione, Iro Belluzzi. Concluso il convegno, Iacopino e Farne’ sono stati ricevuti in udienza dai Capitani Reggenti e hanno incontrato i rappresentanti della Consulta per l’Informazione.
(Cri/Dire)