
Riprendo il ragionamento sul debito pubblico dal punto in cui lo ho interrotto nei giorni scorsi.
Non possiamo prendere il nostro debito pubblico come un elemento isolato da tutto il resto. Dobbiamo valutare cosa abbiamo ottenuto facendo quel debito e perché è stato fatto. Non è stato utilizzato per investimenti produttivi ma per salvare i proprietari delle banche e per dare mano libera ai trafficanti di debiti bancari incagliati (NPL); per coprire la spesa corrente clientelare e gli sprechi; per garantire conti milionari annullando il rischio di impresa e mettendolo sulle spalle di tutti i cittadini.
Va rimarcato che il debito estero ha penalizzato i nostri cittadini e ha impoverito il Paese che sborsa decine di milioni ogni anno per pagare gli interessi. E’ una operazione opaca e segreta che crea una infinità di sospetti. Sono soldi sottratti alla nostra economia che peseranno alquanto sulle nuove generazioni.
Emilio Della Balda
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