La task force che San Marino sta mettendo a punto contro truffe, frodi fiscali e riciclaggio consentira’ alla Repubblica del Titano di lavorare contro l’evasione nel segno della trasparenza. Ne e’ convinto l’avvocato Fabio Massimo, ex Comandante della Guardia di Finanza che ha avuto modo di formarsi anche all’Fbi, protagonista della nascita del nuovo organismo.
Forte della sua preparazione in campo tributario e della sua lunga esperienza nel settore della lotta alle frodi, l’avvocato Massimo spiega all’ADNKRONOS che “l’obiettivo” del nuovo gruppo “e’ duplice: allineare San Marino agli standard comunitari e tentare, una volta per tutte, di far uscire la Repubblica di San Marino dal velo di grigio che in passato l’aveva coperta per le frodi commesse da qualcuno, certamente non con il consenso o l’avallo delle istituzioni. C’e’ la volontà da parte di San Marino di riappropriarsi di una veste di trasparenza”.
“Si vuole fornire la Repubblica di San Marino, che pur non essendo membro della Ue e’ un paese enclave, di un organismo allineato ai provvedimenti comunitari – spiega l’ex Comandante della Guardia di Finanza – Il gruppo e’ teso a garantire lo scambio di informazioni tra tutti gli organismi collaterali che lavorano contro l’evasione e il riciclaggio, per un contrasto ampio ai reati finanziari”.
L’avvocato Massimo ha partecipato alla messa a punto “della norma che istituisce il gruppo”. Parte da lontano la collaborazione con la Repubblica di San Marino, che “ora – prosegue -mi ha chiesto di lavorare in supporto a questo organismo volto al contrasto dell’evasione”.
“L’aspettativa della Repubblica di San Marino e’ quella di avere un feedback dagli altri Stati, della Ue e non, per porsi come un partner affidabile nel mercato internazionale e nei confronti delle imprese”, aggiunge. “Il gruppo sara’ costituito di professionisti sammarinesi con consolidata esperienza nel settore delle verifiche fiscali e dell’evasione – spiega Massimo – Io daro’ un contributo al gruppo, avendo gia’ seguito gli analoghi organismi in altri paesi”.
“Si tratta di violazioni che non hanno confini” conclude l’avvocato sottolineando l’importanza che ogni paese faccia la sua parte.
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