Con il ritiro della delegazione dal governo, Alleanza Popolare apre la crisi del Comitato d’Affari presieduto dalla cricca. E’ un fallimento annunciato in quanto dopo 8 anni di gestione a formato variabile tutti i dati di sistema sono peggiorati e il livello di vita delle famiglie è stato notevolmente eroso. La situazione è drammatica, veramente.
Mentre le banche e gli evasori hanno portato a casa oltre 400 milioni, il governo lascia ai cittadini un debito pubblico di oltre 300 milioni. Mentre l’economia privata, nonostante il completo abbandono, mette a disposizione almeno 3.000 posti di lavoro in più delle nostre necessità interne, i disoccupati e gli emigrati in cerca di lavoro sono circa 2.000.
Il sistema bancario è stato messo in ginocchio in quanto la raccolta è scesa da 14 miliardi a 6 miliardi, il patrimonio e le riserve sono stati bruciati, le sofferenze creditizie arrivano a 2 miliardi, perfino la Banca Centrale è in deficit.
I tentativi ripetuti di mettere in crisi l’Istituto per la Sicurezza Sociale sono stati indegni di un paese civile che esige sanità e previdenza pubbliche e ben gestite. Gli annunci settimanali, il clientelismo scientifico, il voto di scambio, l’incompetenza, la presunzione, l’ambizione personale, le lotte di potere, l’immobilismo, la faciloneria, fanno da cornice al quadro disastroso prodotto dal governo.
La cricca farà di tutto per coinvolgere e compromettere nel fallimento anche chi non è stato responsabile del malgoverno. I prossimi tempi saranno molto difficili e impegnativi.
Emilio Della Balda
editorialista Giornalesm.com