San Marino. Gian Nicola Berti: ”Difendere l’autorevolezza delle scelte politiche legislative”

Il Consiglio d’Europa si mette a disposizione anche della Repubblica di San Marino per fare delle scelte difficili quali sono quelle del rapporto fra politica e magistratura.

E siamo assolutamente ben felici che accada. Non è un atto di reprimenda come qualcuno vuole fare intendere al Paese.

Il Consigliere Gian Nicola Berti interviene in Consiglio ‘alla luce
di quello che è un dibattito continuo sugli organi d’informazione circa eventuali interventi di
organi esterni alla Repubblica,
sulla stessa Repubblica in ordine alla sua autodeterminazione
nella formazione di provvedimenti normativi di carattere
primario ed anche di carattere
costituzionale’.
Precisa che ‘ho deciso di fare questo intervento per due ordini di motivi: primo perché ho ascoltato alcuni interventi quali quelli del consigliere Morganti che ho trovato del tutto fuori luogo e assolutamente inconcebibile soprattutto da chi è uno dei responsabili dei problemi della giustizia in questo paese e cerca in questo modo evidentemente di autoassolversi cercando di spostare sul livello internazionale sulla politica estera tutta una serie di problemi.
Verrò al punto; io vorrei chiedere alla Reggenza e faccio un’istanza propriamente diretta agli Ecc.mi Capitani Reggenti affinché pongano a disposizione dell’intera aula consigliare e dell’intero parlamento di questa Repubblica di un autorevolissimo parere pro-veritate espresso da credo uno dei più autorevoli costituzionalisti della Repubblica italiana e conoscitore anche del diritto internazionale pubblico affinché si esprima su
quella che è la legge costituzionale n.1 dell’anno 2020.
Questa è estremamente importante perché mi è stato riferito che ci sono tutta una serie di analisi ed è un parere assolutamente completamente articolato che finalmente darà la possibilità a chi ama la Repubblica di San Marino, ed evidentemente non ci annovero tra coloro che amano la Repubblica di San Marino alcuni esponenti dell’opposizione, di poter difendere l’autorevolezza delle scelte politiche legislative di quest’aula.
Noi abbiamo avuto nella scorsa legislatura tutta una serie di abusi che sono stati prontamente denunciati da quasi tutte le forze politiche e che nonostante questo sono stati portati avanti a dispetto del rispetto delle leggi di questa Repubblica, leggi primarie, leggi costituzionali e leggi di ogni genere.
Ora ci troviamo che per assurdo coloro che hanno cercato di porre rimedio a questi abusi, assolutamente scorretti e disonesti, finalizzati soprattutto autoderminazione l’indipendenza della magistratura, e che hanno cercato di intervenire proprio su queste cose, bene qualcuno autorevole responsabile di queste cose ha pensato di porre in cattiva luce la Repubblica con esposti verso organismi internazionali.
Ora oggi notiamo che qualche organo d’informazione scrive semplicemente di una lettera scritta rispettabilissima che condivido nei contenuti da parte del Consiglio d’Europa rivolta a San Marino, lo pone in essere come se ci fosse un atto di reprimenda verso la Repubblica; in realtà l’atto è semplicemente un atto con il quale si dice che il Consiglio d’Europa si mette a disposizione anche della Repubblica di San Marino per fare delle scelte difficili quali sono quelle del rapporto fra politica e magistratura.
E siamo assolutamente ben felici che questo accada, questo è anche il senso di quanto è stato già scritto dal Consiglio d’Europa dal Segretario di Stato agli Affari Esteri al Consiglio d’Europa ma io credo che quest’aula prima ancora di esprimere delle opinioni come ha fatto il Consigliere Morganti debba conoscere quel parere del Prof.Baldassarre emerito Presidente della Corte Costituzionale italiana.. E’ assolutamente necessario conoscere quanto è stato scritto e rendersi conto di quanto è effettivamente successo nel nostro paese’.
Inoltre precisa ‘sto cercando anch’io di trattare gli aspetti di politica estera, e tra questi vi è prima di tutto la difesa della Repubblica è un qualcosa che purtroppo in quest’aula manca, bene cominciamo a porli in essere prima di parlare di problemi della giustizia’.
La RepubblicaSM
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