San Marino. GLI NPL RAPPRESENTANO UN PESO IMPORTANTE IN BILANCIO. I motivi per cedere i crediti non performanti delle banche … di Barbara Tabarrini

Morale se ho molti crediti non performanti devo capitalizzare, insomma fare l’aumento di capitale, non facile in questo periodo.
Le scadenze di queste obbligazioni sono generalmente lunghe, ovvio. Dieci anni. Sembrerà assurdo ma non è importante: possono essere 5 o 7 anni. Alla scadenza ci sarà il rinnovo con le medesime garanzie anche perché il ‘padrone del vapore’ è il mercato, il risparmiatore o l’investitore istituzionale.
Uno dei lavori più importante è infatti il collocamento a tassi più bassi possibile da parte delle società internazionali prescelte a tale scopo con l’interesse principale di avere successo sull’operazione: venderle bene e tutte. Insomma qualcuno deve comprare l’obbligazione. Ho già risposto in un battibaleno a tutte le domande. Io vi saluterei ma mi vengono altre domande, quelle poi poste dagli amici, il mio milione di lettori. Ma perché tutto ciò? Perché tutta questa confusione? Se ho prestato in un periodo di crisi o aldilà delle crisi, il cliente non può restituire i soldi dovrò arrangiarmi a corrergli dietro rivalendomi sulle garanzie poste a sostegno delle mie erogazioni. Giusto? Ni. Alcuni motivi ci sono, vediamo un po’. I vantaggi di cedere i miei crediti sono molteplici: prima cosa mi libero di un ‘peso’ nella parte attiva del bilancio e trasformo quei crediti in qualcosa di liquido o, in caso estremo, acquisto, se possibile, le stesse obbligazioni emesse dalla società che ha comprato i miei crediti. Secondo aspetto miglioro la reddittività perché quei crediti ceduti non procuravano alcun interesse mentre le somme rivenienti dalla cessione le posso impiegare per investimenti redditizi. Terzo motivo forse il più importante è che Banca Centrale, come del resto i sistemi di Vigilanza internazionali, nel valutare le banche in termini di solvibilità e solidità, contabilizza quei crediti, quelle somme prestate in maniera penalizzante per l’istituto Bancario, in modo tale che i famosi parametri ‘capitale necessario rispetto al volume d’affari della Banca’ rischia di essere compromesso.
Perché? Se la banca corre certi rischi nel prestare denaro il valore del capitale deve essere proporzionato a quei rischi. Se presto denaro, il limite impostomi è dato da una percentuale massima di prestiti rispetto al mio capitale. Morale se ho molti crediti non performanti devo capitalizzare, insomma fare l’aumento di capitale, non facile in
questo periodo. Il quarto aspetto è efficientare al massimo l’incasso dei crediti tramite società specializzate, professionalmente più preparate delle banche stesse. Basta! Ho già il 90% dei tecnici contro. Pres ci ho provato a fare atterrare il problema.
Barbara Tabarrini