San Marino. I custodi dell’Inferno: quando il mito incontra Dante. Protagonisti al Mese Dantesco gli studenti del Liceo Classico, con letture, musica, arti visive e intelligenza artificiale

Si è tenuto mercoledì 14 maggio, a Palazzo Graziani, il terzo incontro della diciottesima edizione del Mese Dantesco, promosso dall’Associazione Sammarinese Dante Alighieri. L’iniziativa, che ha il sostegno della Società Unione Mutuo Soccorso, si tiene sotto i patrocini della Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, dell’Ambasciata d’Italia a San Marino e della Commissione Nazionale Sammarinese per l’UNESCO.

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Il progetto è stato ideato e realizzato dagli studenti della classe III C del Liceo Classico della Scuola Superiore di San Marino, sotto la guida della prof.ssa Maria Cristina Conti, e presentato nell’ambito delle attività promosse dalla Commissione Letture Dantesche, coordinata da Valeria Martini, che ha introdotto l’incontro. Tra il numeroso pubblico, in sala era presente anche il preside della Scuola Superiore, professor Giacomo Esposito; è proprio con questa istituzione scolastica, e con l’Istituto Musicale Sammarinese, che la Dante sammarinese collabora attivamente per l’organizzazione del Mese Dantesco.

Protagonisti della serata sono stati dieci studenti – Alessandro Amici, Rocco Ceccoli, Anna Cesaretti, Caterina Damiani, Allegra Gobbi, Leone Grassi, Chloè Macina, Caterina Pacini, Maddalena Raggini e Vittoria Rossi – che hanno guidato il pubblico in un viaggio attraverso la trasformazione di figure emblematiche della mitologia greco-romana, come Cerbero, Minosse e Caronte, nel loro passaggio a custodi infernali: creature mostruose che, nella Divina Commedia, diventano potenti simboli morali e sentinelle dei peccati umani.

L’appuntamento, dal titolo I custodi dell’Inferno – Demoni danteschi dal mito all’arte, ha saputo coniugare, in modo armonico, riflessione letteraria, rilettura mitologica, arte visiva, innovazione tecnologica e musica dal vivo, offrendo al pubblico un’esperienza culturale intensa, coinvolgente e profondamente attuale.

Le letture, tratte dai canti dell’Inferno, sono state affiancate da testi originali, riflessioni critiche e immagini evocative, rivelando come queste figure siano oggi interpretabili non solo come rappresentazioni dell’alterità mostruosa, ma anche come incarnazioni delle nostre fragilità interiori, dei confini tra razionalità e istinto, tra limite e trasgressione. Un’eredità che affonda le radici nel mito antico, si rigenera nel pensiero di Dante e si rinnova attraverso i linguaggi artistici contemporanei.

Un momento particolarmente innovativo è stato quello conclusivo dedicato all’intelligenza artificiale. Gli studenti hanno infatti reinterpretato le iconografie dei demoni danteschi generando immagini con strumenti di AI, offrendo una prospettiva inedita e attualissima su queste figure. Le visualizzazioni tecnologiche seguite alle letture, hanno evidenziato come l’opera di Dante riesca ancora oggi a stimolare la creatività e a dialogare con le frontiere più avanzate dell’espressività umana.

A rendere ancora più vibrante l’atmosfera è stata la performance musicale dal vivo della band Pink Panthers – composta per l’occasione da Riccardo Ducci (I Sa) al basso, da Alessandro Ceci (I Sb) alla batteria, da Francesco Primadei (I Sb) alla chitarra elettrica e voce, e da Giacomo Casadei (I Sh – Liceo Serpieri di Rimini) alla tastiera – che ha saputo integrarsi perfettamente con i temi trattati, proponendo brani vivaci e coinvolgenti, capaci di creare un dialogo sonoro armonico tra parola, immagine e musica. Suggestiva al termine l’esecuzione di Imagine, di John Lennon.

L’appuntamento ha testimoniato con forza la vocazione del Mese Dantesco a valorizzare il protagonismo giovanile: non soltanto nella produzione di contenuti culturali, ma nella loro interpretazione creativa e nella sperimentazione di nuovi linguaggi capaci di rendere vivo il dialogo con i classici.

Ancora una volta, Dante ha dimostrato di saper parlare al presente. E i giovani – con intelligenza, passione e talento – hanno saputo ascoltarlo. E farlo risuonare con voce nuova.

Il viaggio del Mese Dantesco di quest’anno volge al termine con l’ultimo suggestivo appuntamento: mercoledì 28 maggio, sotto la guida di Maurizio Gobbi, si ascenderà alle altezze del Paradiso, in una lettura «per pochi eletti». Sei canti, 140 versi, per immergersi nei misteri della filosofia, della teologia e della cosmologia dantesca. Un’occasione rara per contemplare la luce dell’eterno attraverso la parola del Poeta.

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