San Marino. Il Presidente del Comites Alessandro Amadei alla conferenza pubblica di Antonio Stolfi

 

Nutrita partecipazione alla serata di venerdì scorso al Centro Sociale di Dogana, in occasione della conferenza pubblica tenuta da Antonio Stolfi ed intitolata “La Russia e l’Europa all’epoca di Caterina II. Una disamina storica, geopolitica e sociologica di un periodo cruciale per la Russia e per i destini dell’Europa” – si legge in una nota diffusa dal Comites San Marino. 

Antonio Stolfi, autore del libro dal titolo “La Grande Caterina di Russia. Regno e amori imperiali” pubblicato nel 2021 ha accompagnato il pubblico presente in un viaggio nelle sterminate terre della Russia del settecento, dove le vicende della nazione si intrecciano con i dettagli della vita quotidiana di Caterina II, una delle imperatrici più influenti e potenti nella storia. La sovrana nata con il nome di Sofia Augusta Federica di Anhalt-Zerbst a Stettino una città di circa 390.000 abitanti della Polonia nord-occidentale ed all’epoca importante porto commerciale della Prussia, sposò all’età di sedici anni l’erede al trono dell’impero russo, il granduca Pietro Fëdorovi?, futuro Pietro III di Russia per poi divenire la sovrana femminile con il regno più lungo di Russia, dal 1762 fino alla sua morte nel 1796. Il Presidente del Comites San Marino Alessandro Amadei presente alla serata ha ringraziato Antonio Stolfi per avere esaminato con grande maestria tanti aspetti della storia politica europea del settecento e per avere regalato alla platea il ritratto di una delle donne più straordinarie del passato, la quale, nonostante fosse destinata ad una vita nell’anonimato, grazie alla sua determinazione e scaltrezza e grazie alla sua ambizione ed alla sua aspirazione alla gloria, divenne Caterina, la Grande, “Zarina di tutte le Russie”. Il regno di Caterina II è ricordato per la sua espansione territoriale, gli sforzi di modernizzazione e la fioritura culturale, spesso definita “Illuminismo russo”. Caterina II fu una mecenate delle arti e delle scienze e intrattenne una corrispondenza con importanti intellettuali europei. Tuttavia, le sue riforme non alleviarono la difficile situazione dei servi della gleba e fu spesso giudicata per le voci più o meno veritiere sulla sua vita privata, nonché per le misteriose circostanze in cui trovò la morte suo marito. Durante la conferenza, alla quale hanno partecipato anche Pietro Berti, consulente per lo sviluppo del Turismo religioso della Segreteria di Stato per il Turismo e Stefano Valentino Piva, Delegato dell’Accademia Italiana della Cucina, è stato dedicato ampio spazio anche ad approfondimenti sull’attuale geografia e cultura della Russia – conclude la nota.

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