San Marino. In Commissione Sanità l’audizione del nuovo Comitato Esecutivo dell’Iss, composto dal Direttore generale Claudio Vagnini, dal Direttore sanitario Stefano Bertolini e dal Direttore amministrativo Manuel Canti

Commissione Consiliare Permanente Igiene e Sanità, Previdenza e Sicurezza Sociale, Politiche Sociali, Sport; Territorio, Ambiente e Agricoltura

Lunedì 21 luglio, pomeriggio

Al centro dei lavori odierni la presentazione e l’audizione del nuovo Comitato Esecutivo dell’Iss, composto dal Direttore generale Claudio Vagnini, dal Direttore delle attività sanitarie e sociosanitarie Stefano Bertolini e dal Direttore amministrativo Manuel Canti. Nell’introdurli all’aula, il Segretario alla Sanità Mariella Mularoni ha espresso “grande piacere e soddisfazione” per l’approvazione del piano sanitario e sociosanitario, anticipando “grandi sfide” e benefici dall’accordo di associazione con l’Europa. 

Comitato Esecutivo ISS, foto Rtv

Il Direttore generale Vagnini ha sottolineato di avere oltre 40 anni di esperienza in sanità pubblica ed ha elogiato il sistema sammarinese, affermando che “la Repubblica di San Marino abbia anticipato di vent’anni la Repubblica Italiana nella scelta di un sistema sanitario pubblico universale”. Le priorità del proprio mandato includono il potenziamento del servizio territoriale, la “medicina di prossimità”, l’umanizzazione delle cure e la riduzione dei tempi d’attesa. Vagnini ha sottolineato l’importanza della prevenzione, un settore dove “nessun paese al mondo ha fatto scelte consapevoli e coerenti”. 

Il Direttore Bertolini ha citato il tema della spesa per prestazioni sanitarie erogate all’esterno, che ammonta a quasi 10 milioni di euro annui. Solo la psichiatria ha un costo di 1,5 milioni di euro e la neurochirurgia con mezzo milione. Una soluzione proposta è la creazione di un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) con quattro letti all’interno dell’ospedale, che genererebbe un risparmio significativo. Si sta valutando anche l’implementazione di una stroke unit da due letti per i pazienti con ictus cerebrale e l’introduzione di una cardio-TAC per ridurre gli invii esterni.

L’accreditamento dell’ISS è una priorità, “una parola di cui ci si riempie la bocca da troppo tempo”, ma che ora richiede passi concreti. La mancanza di procedure fondamentali, come quella per il consenso informato, è un ostacolo primario.

Ha anche criticato la gestione attuale della libera professione, notando che “abbiamo liste d’attesa qui e i nostri professionisti in libera professione aiutano ad abbattere le liste d’attesa degli italiani”. Nonostante le criticità, Bertolini ha ribadito che il sistema sanitario sammarinese è “di assoluta eccellenza” rispetto ad altre realtà. 

Il Direttore Canti ha messo in luce la complessità del bilancio ISS, influenzato dall’invecchiamento della popolazione, dall’inflazione e dai rinnovi contrattuali. Tra gli obiettivi amministrativi figurano la riorganizzazione della gestione del personale, l’introduzione di schede di valutazione per tutti i profili e la digitalizzazione dei servizi. Canti ha proposto di valorizzare il personale infermieristico specializzato e di potenziare l’attività formativa interna. Si sta inoltre esplorando la possibilità di rendere l’ISS un provider formativo accreditato, riducendo i costi e le difficoltà per i professionisti che devono acquisire crediti formativi all’esterno.

Nei loro interventi, i commissari hanno sollevato altre problematiche. Miriam Farinelli (Rf) ha parlato della difficoltà nel reperire personale qualificato, in particolare medici specialisti. Vagnini ha assicurato che si faranno “tutti i tentativi possibili” per attirare professionisti di spessore.

Le liste d’attesa sono un altro nodo cruciale, sebbene non così “rovinate” come percepito dall’opinione pubblica. L’ISS intende intervenire su questo fronte, unificando i sistemi di prenotazione e rendendo l’ospedale più attivo anche nei pomeriggi e nei giorni prefestivi e festivi. “La parola chiave è l’appropriatezza”, ha sottolineato Vagnini, coinvolgendo i medici di medicina generale.

Per quanto riguarda le infrastrutture, Matteo Casali (Rf) ha chiesto lumi sulla camera mortuaria che è stata definita “non dignitosa”. Bertolini ha assicurato che è una priorità e si sta valutando l’introduzione di “sale del commiato” esterne all’ospedale. Il reparto di oncologia è in una “situazione di estremissima difficoltà” a causa di una ristrutturazione che lo ha spostato nei locali della pediatria; Vagnini e Bertolini ritengono necessario trovare una “location temporanea più dignitosa”.

Un’iniziativa già intrapresa è rendere l’ospedale “smoke-free”, un primo passo significativo per un ambiente più sano.

Il Comitato Esecutivo ha espresso la volontà di intraprendere un “percorso di riqualificazione del sistema”, mettendo a disposizione la propria esperienza per aiutare la politica a individuare un modello di sanità che coniughi qualità e sostenibilità. La complessità del bilancio, l’invecchiamento della popolazione e l’aumento dei costi sono sfide riconosciute che richiedono “scelte strategiche” da concordare tra tecnici e politica.

Nell’ultima parte di seduta è iniziata la discussione sul progetto di legge “Disposizioni finalizzate al contrasto della violenza di genere e degli abusi su minori in ambito sportivo”. Il Segretario di Stato allo Sport, Rossano Fabbri, ha presentato la norma come “vincolante e innovativa”, che “pone la tutela della vittima anche sopra l’autonomia sportiva”, imponendo un collegamento strutturale tra giustizia ordinaria e sportiva. Il testo ha ottenuto consenso bipartisan. Il consigliere Emanuele Santi (Rete) ha proposto un emendamento affinché la sospensione scatti già con il semplice rinvio a giudizio, per proteggere i minori e prevenire reiterazioni del reato in attesa della sentenza. Questa posizione è stata sostenuta da Matteo Casali (Rf), che ha affermato: “non accetterei che una persona rinviata a giudizio per molestie o violenza contro minori possa continuare ad allenare”. Mirko Dolcini (D-ML) ha aggiunto che, sebbene “fino al passaggio in giudicato si è innocenti”, per reati così gravi “forse vale la pena riflettere anche semplicemente sul rinvio a giudizio”. Il Segretario Fabbri ha spiegato che la scelta del primo grado è legata alla disponibilità di un atto pubblico, in quanto il segreto istruttorio impedisce alla giurisdizione sportiva di fondare provvedimenti cautelari prima della sentenza. Il dibattito ha evidenziato la volontà trasversale di adottare misure severe a tutela dei soggetti più vulnerabili nel contesto sportivo.

Ecco qui sotto il resoconto Askanews degli interventi

20250721- Commissione Consiliare Permanente IV – lunedì 21 luglio pomeriggio