San Marino, “killer” dei cani. Fiorentino, rinvenute nuove esche sospette in via Corbelli: la Giunta chiede l’intervento urgente dei veterinari

“La Giunta si è da questa mattina attivata per richiedere un ulteriore sopralluogo da parte del servizio veterinario, affinché vengano recuperate esche sfuggite alla difficoltosa ricerca. Alcuni cittadini hanno segnalato e raccolto esche, in via Corbelli, nel giorno di Pasquetta. Chiediamo cortesemente la collaborazione di tutti, segnalando e consegnando alle forze dell’ordine eventuali esche sfuggite ai controlli. Ringraziamo la cittadinanza per il prezioso contributo che potrà dedicare al paese, salvando animali indifesi.” Così, nella tarda sera di ieri, la Giunta di Castello di Fiorentino, tramite la sua bacheca Facebook, ha confermato che l’allarme relativo all’avvelenamento di cani nel Castello sammarinese, non si può diore rientrato…

Anzi, l’allarme -nonostante la denuncia a piede libero del presunto “killer” dei cani che ha avuto un’ampia eco mediatica anche oltre confine (leggi qui) torna a farsi sentire: ancora esche potenzialmente avvelenate rinvenute nel territorio di Fiorentino, stavolta in via Corbelli, proprio durante la giornata di Pasquetta. È stato l’occhio attento di alcuni cittadini a intercettare e rimuovere questi pericolosi bocconi, lasciati in zone frequentate da animali domestici e fauna selvatica.

Il nuovo episodio ha spinto la Giunta di Castello ad agire con tempestività. Già nella mattinata di martedì è stata inoltrata una richiesta ufficiale per un nuovo sopralluogo del servizio veterinario, finalizzato a verificare la presenza di ulteriori esche e ad assicurare una bonifica completa, dopo che una precedente ispezione aveva incontrato difficoltà operative.

Ogni frammento non rilevato può costituire una minaccia letale per i nostri animali”, si legge tra le righe dell’appello diffuso anche sui canali social della Giunta, che invita la popolazione a non sottovalutare nessun dettaglio. L’indicazione è chiara: segnalare immediatamente qualsiasi elemento sospetto e consegnare le esche alle forze dell’ordine, evitando il contatto diretto con mani nude.

Il clima nel Castello è carico di preoccupazione ma anche di partecipazione. Le istituzioni parlano di “comunità vigile e responsabile”, lodando i cittadini che hanno già collaborato attivamente. “Un piccolo gesto, come raccogliere o fotografare un’esca sospetta, può letteralmente salvare la vita di un cane, di un gatto, di un animale selvatico”, si legge nella nota.

Il contesto è reso ancora più teso dalla recente apertura di un’inchiesta giudiziaria su episodi analoghi, legati alla figura – ancora da identificare – del cosiddetto “killer dei cani”, che avrebbe colpito in più occasioni con azioni deliberate e crudeli. In questo scenario, la prevenzione collettiva diventa l’unico strumento di protezione.

La Giunta chiude il proprio comunicato con un appello forte e diretto: “Proteggiamo insieme il nostro territorio, non lasciamo spazio alla paura né alla rassegnazione. Chi ama gli animali, vigili. E chi sa, parli.”