Ho letto con grande interesse il comunicato stampa firmato da Augusto Michelotti di Repubblica Futura, pubblicato anche sul GiornaleSM. Inizialmente, devo ammetterlo, ero incredulo che fosse suo e pensavo sinceramente ad un fake. Tanto che ho deciso di chiamare personalmente Michelotti per verificare l’autenticità del testo. Mi ha confermato, con mio stupore, di essere stato lui stesso a scriverlo e ad inviarlo perchè si era sentito offeso – sue parole – da quanto accaduto.
Michelotti, ex Segretario al Territorio nella sfortunata e disastrosa esperienza di governo di Adesso.SM, che ha rischiato di condurre il nostro Paese al collasso economico, si scaglia in maniera aspra contro il dirigente del Tribunale Giovanni Canzio. Lo fa con accuse che appaiono a dir poco sconcertanti, attribuendo al dirigente responsabilità che, a mio parere, non possono ricadere su di lui in virtù della sua posizione.
Secondo Michelotti, il dottor Canzio avrebbe assecondato presunti diktat politici, apparentemente su ordine dell’ex Segretario di Stato Roberto Ciavatta, cercando un cavillo giuridico per mettere il bavaglio alle manifestazioni di dissenso popolare. Un’accusa non solo infondata, ma anche paradossale. In realtà, Michelotti sembra incolpare Canzio per una decisione che, con tutta probabilità, è stata presa da un altro giudice, presumibilmente il Commissario della Legge Roberto Battaglino. Quest’ultimo, tra l’altro, non avrebbe convalidato l’arresto del presunto killer dei cani, fermato dalle forze di polizia in una complessa operazione interforze e poi rilasciato, per essere nuovamente arrestato ai domiciliari dopo dieci giorni su ordine del Commissario della Legge inquirente, la dott.ssa Elisa Beccari.
Rispettando sempre l’opinione altrui, devo sottolineare come questa ricostruzione di Michelotti sia profondamente errata. Il dirigente del Tribunale, infatti, non può influenzare le decisioni di un giudice inquirente, che opera in piena autonomia. Se davvero Canzio fosse ritenuto responsabile per le decisioni del Commissario Battaglino, allora, per logica, dovrebbe esserlo anche per la storica sentenza emessa dal prof. Vico Valentini nel gennaio 2023, che ha affermato in modo chiaro e definitivo il diritto, per tutti, di esprimere liberamente le proprie opinioni e di fare giornalismo anche senza appartenenza ad ordini professionali.
Quindi, se dovessimo seguire il ragionamento di Michelotti, Canzio sarebbe contemporaneamente colpevole di avere negato la libertà di espressione e, al contempo, responsabile di una delle più importanti sentenze libertarie mai emesse a San Marino. Un controsenso in termini che non può che lasciarci esterrefatti.
Mi sembra evidente che Michelotti, nel suo astio ormai consueto nei confronti del nemico di turno, ed ora parrebbe dirigente del Tribunale, abbia prodotto un ragionamento scomposto e infondato, trasformando quella che dovrebbe essere una riflessione ponderata in un attacco ingiustificato e pieno di contraddizioni.
Forse è solo l’ennesimo ordine di scuderia che porta ad attaccare stavolta il dottor Canzio? chissà. Ma su una cosa non ho dubbi: attribuire al dottor Canzio responsabilità non sue è un errore grossolano e disonesto, che finisce per screditare non solo chi lo scrive, ma anche chi continua a sostenere tali accuse senza verificare i fatti.
Marco Severini – direttore GiornaleSM
Qui di seguito, per correttezza, ripubblico anche l’articolo di Michelotti, già pubblicato ieri pomeriggio.