Sette agenti della Guardia di Rocca, arruolati tra il 2006 e il 2008, hanno ottenuto una pronuncia favorevole dalla Corte Europea dei Diritti Umani (Cedu) riguardo a una controversia sul riconoscimento di arretrati. I ricorrenti avevano fatto appello a Strasburgo dopo non aver ricevuto il dovuto risarcimento. La Corte ha stabilito che lo Stato è tenuto a versare ai sette agenti un risarcimento patrimoniale complessivo di 20.000 euro, da suddividere tra i ricorrenti.
In aggiunta, ciascun agente riceverà 3.000 euro per danno morale e ulteriori 3.000 euro per costi e spese legali. Le somme riconosciute, sebbene rappresentino un passo avanti per i sette agenti, risultano inferiori alle richieste iniziali di oltre 30.000 euro a persona, che comprendevano sia danni patrimoniali che non patrimoniali. La decisione della Cedu segna un importante sviluppo in questa vicenda legale, evidenziando la questione dei diritti dei lavoratori nel settore pubblico.