San Marino, la CSU al tavolo con il Fondo Monetario Internazionale: “Serve recuperare potere d’acquisto e combattere il lavoro irregolare”

Si è conclusa la visita degli esperti del Fondo Monetario Internazionale (FMI) in vista della consueta missione annuale dedicata all’analisi dello stato economico e sociale del Paese. Tra i soggetti coinvolti nei colloqui anche la CSU, chiamata a fornire valutazioni su temi cruciali come mercato del lavoro, cassa integrazione e andamento del costo della vita.

Al centro del confronto con gli esperti di Washington, la richiesta dei sindacati di garantire, attraverso i futuri rinnovi contrattuali, un recupero dell’inflazione post-Covid e un aumento del potere d’acquisto dei salari, soprattutto nei comparti con condizioni economiche e normative meno favorevoli. La proposta punta a una redistribuzione graduale, che tuteli i lavoratori e le famiglie nel medio periodo.

La CSU ha inoltre sollevato la questione della base imponibile e delle incongruenze legate al reddito effettivo delle imprese, sottolineando come evasione ed elusione fiscale rappresentino ancora fenomeni significativi nel sistema economico sammarinese. Tra i nodi critici evidenziati anche la mancata applicazione del fiscal drag, che continua a penalizzare la progressività fiscale.

Dal punto di vista occupazionale, il focus è stato rivolto in particolare ai settori produttivo, dei servizi e della Pubblica amministrazione. Nel comparto manifatturiero, pur restando stabile l’occupazione, si è registrato un incremento dell’utilizzo della cassa integrazione nel corso del 2024, tendenza confermata anche nei primi mesi del 2025. Secondo una prima analisi sindacale, la stagnazione economica seguita al picco di fatturato del 2022-2023 potrebbe spiegare il rallentamento della ripresa.

Per quanto riguarda il settore commercio e servizi, è stato messo in rilievo il massiccio ricorso ai contratti part-time, in particolare rivolti alla manodopera femminile. La CSU ha espresso forti perplessità sull’effettiva necessità di tale modalità contrattuale, segnalando anche sospetti di lavoro irregolare volto a completare le ore settimanali. È stata dunque richiesta una maggiore attività di controllo ispettivo.