Le file sulla Superstrada e alla funivia, le vie del centro storico affollate, i ristoranti e gli alberghi pieni. Non ci sono state le masse di qualche decennio fa, eppure questa folla vacanziera, colorata, rumorosa e un po’ confusionaria, ha risposto alle speranze, alle attese, al miraggio di un ritorno alla vita normale. Se non fosse per la mascherina che molti continuano ad indossare anche all’aperto, avrebbe potuto sembrare un Ferragosto “normale”, senza più lo spauracchio dei contagi, delle chiusure, dei sacrifici.
L’estate va, anzi è quasi andata. Si potrebbe dire “è andata bene” anche se è ancora troppo presto per i dati ufficiali, per i numeri, le statistiche, le valutazioni.
Intanto si può dire che il cartellone sammarinese degli eventi è stato di tutto rispetto, dallo sport agli spettacoli, alle sagre, alle manifestazioni. Perfino la cultura, che spesso è la Cenerentola delle tante locandine, è stata valorizzata con appuntamenti di assoluto spessore. Come la rassegna cinematografica organizzata dall’Ambasciata d’Italia in collaborazione con l’Associazione Dante Alighieri, in occasione del 700esimo dantesco, appunto. O come le musiche di John Coltrane e Miles Davis di sera, a Borgo: stile ed eleganza all’ombra della funivia. Impareggiabile.
O come la rassegna concertistica “Classica giovani” che si è svolta nel chiostro del convento dei Padri Serviti a Valdragone. Uno scrigno architettonico basso medievale che con la sua austera semplicità ha fatto da cornice a giovani musicisti di vero talento. Per poi arrivare al clou, con il concerto per piano solo di Giovanni Allevi e una musica che è emozione allo stato puro.
Non da meno gli eventi nei Castelli, con le consuete feste a tema ma anche con appuntamenti originali, come a Montegiardino, dove la Giunta ha messo in cantiere splendide, ma soprattutto non convenzionali, serate sotto la luna.
L’elenco è molto lungo e ci sarà tempo per molte altre considerazioni. Il dato positivo è che San Marino è riuscito ad attirare presenze e consensi anche senza i classici temporali estivi. Segno che qualcosa sta cambiando e la proposta turistica si sta evolvendo, pur in presenza dei problemi di sempre. In particolare, la canalizzazione dei flussi che, ancora, lascia scoperte alcune zone del centro città, penalizzando le attività commerciali di quei siti. Ma c’è anche un problema di pulizie delle strutture di servizio, come i corridoi e gli ambienti dell’ascensore di Piazzale Calcigni, talmente sporchi e maleodoranti da sembrare un paese del terzo mondo.
Per contro, molto belli, da segnalare con orgoglio e soddisfazione, gli appuntamenti fatti dai giovani e per i giovani. Come lo SMIAF, che ha riempito la Città di ragazzi e di tutte le sfide che solo in quell’età si possono affrontare. O come la Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo, che ha spalancato le porte della creatività, oltre che delle attenzioni internazionali sulle nuove espressioni artistiche.
San Marino che riesce a far parlare di sé per le cose belle: è quel valore aggiunto che fa grande un paese.
Un paese piccolo come il nostro che, tra l’altro, ha saputo guadagnarsi perfino tre medaglie olimpiche. Nessuno ci avrebbe sperato fino a poco tempo fa, ed è la pagina più bella scritta durante questa estate sammarinese.
a/f