San Marino. L’ASTROLABIO – “Un caso emblematico” … di Augusto Casali

L’ex Segreterario di Stato Augusto Casali

Ci sono tante cose che non si spiegano nel nostro Paese, almeno apparentemente, o comunque nell’immediato e magari si spiegano dopo, molto dopo. Uno di questi casi è per me la vicenda Asset Banca, di cui non sono mai stato né azionista, né correntista (lo specifico per evitare equivoci), la cui storia ormai è nota a tutti, almeno per grandi linee. 

Asset era una dinamica banca sammarinese, quando nel 2017 sono cominciati i guai e i titoloni riempivano le pagine dei giornali e non solo sammarinesi. Poi seguendo nel tempo tutte le vicende politiche, apprendiamo che la Commissione Consiliare d’Inchiesta, istituita il 14 giugno 2019 “su presunte responsabilità politiche o amministrative che hanno coinvolto la Società Credito Industriale Sammarinese – Banca Cis e sulle crisi bancarie”, dopo un complesso lavoro giungeva ad una Relazione Finale votata favorevolmente all’unanimità dal Consiglio Grande e Generale, dalla quale emergeva l’operato di personaggi esterni e interni alla nostra Repubblica tendente a condizionare il sistema economico sammarinese. Tanto e vero che le risultanze della Commissione d’Inchiesta furono depositate in Tribunale, il quale avviò indagini da cui presero vita i procedimenti giudiziari di cui si parla anche in questi giorni.

Ebbene, nei piani di politici, imprenditori, alti funzionari di Banca Centrale e addirittura magistrati, oltre che impossessarsi del sistema San Marino, c’era anche l’obiettivo, privo di scrupoli, di sottrarre illegittimamente ASSET Banca all’amministrazione degli organi nominati dall’Assemblea e al controllo della stessa Assemblea dei soci. Progetto che con precise connivenze tra gli ex funzionari di Banca Centrale è stato raggiunto: Asset è stata prima commissariata, poi posta in liquidazione coatta e i vertici dell’Istituto sono stati esautorati; tutti i beni e i rapporti sono stati ceduti dai liquidatori ad altra banca per la somma di Euro 1!

Gli azionisti di Asset non si sono arresi ed hanno iniziato una battaglia legale e diverse sono le sentenze favorevoli all’istituto che decretano l’illegalità degli atti compiuti a sfavore della Asset Banca. Oggi siamo venuti a conoscenza di tutti questi particolari e allora, per tornare al cappello del mio intervento, non mi spiego perché, nonostante la Relazione Finale della Commissione d’Inchiesta; nonostante le sentenze del nostro Tribunale, favorevoli ad Asset; nonostante dai procedimenti giudiziari emerga l’accanimento subito dalla banca e dagli azionisti della medesima, ancora non si sia trovata una soluzione che ridia dignità alle persone e ristoro a chi è stato la vittima di abusi e danni.

Soprattutto non riesco a capire perché il Governo non si sia adoperato per trovare una via di uscita nel corso della legislatura appena conclusa. In fin dei conti, tutto ciò che sta emergendo sta dando ragione alle tesi avanzate a suo tempo dalla maggioranza uscente quando si gridava allo scandalo, al complotto, al colpo di stato e alla cricca.

Credo che il prossimo Esecutivo che nascerà dalle Elezioni del 9 Giugno, qualunque esso sia, dovrà affrontare con realismo la questione Asset e trovare una strada realistica e percorribile per sanare una situazione a dir poco imbarazzante. Ne gioverebbe l’immagine del Paese e la serietà del sistema. Se gli errori e le illegalità vengono riconosciuti e ci si comporta di conseguenza, tutto diventa più sopportabile. Anche se continuo a non comprendere per quale motivo l’ultimo Esecutivo non si è adoperato per chiudere la vicenda. Le possibilità in campo credo fossero più di una, compresa la possibilità per Asset di operare nuovamente sul mercato bancario. Invece non è successo nulla, nonostante sia tutto così chiaro. Perché? Prima o dopo, lo capiremo…

Augusto Casali

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