Vedendo le interviste rilasciate questi ultimi giorni, da parte del Segretario della Democrazia Cristiana Marco Gatti alla stampa non so se credere alla stupidità o alla malafede.
Come è possibile negare in questa maniera? Quando è palese che chi scrive, come il sottoscritto ma soprattutto il giornalista della Voce, ha a disposizione prove inequivocabili.
Curioso leggere in queste interviste che più volte Gatti ha detto di non ricordare o di non sapere nulla.
A questo punto voglio aiutare Marco Gatti e magari informarlo se non è a conoscenza di ben 3 notizie di reato a suo carico
La prima, la n.NOGC52201300025, riguarda le emissioni di fatture per operazioni inesistenti DLGS 74/00 Art.8 e l’Associazione per delinquere – C.P. Art. 416 – finalizzata alla frode fiscale, alla truffa aggravata per aver cagionato un danno patrimoniale di rilevante gravità agli istituti di credito ed al riciclaggio attraverso un complesso ed articolato sistema di FRODE CAROSELLO.
MARCO GATTI, viene considerato – dalla Gdf in questa notizia di reato – come uno dei capi di questa organizzazione (assieme ad altre 6 persone ben individuate dall’articolo della Voce di Romagna, dove alcune di queste hanno, addirittura, rapporti con il Clan dei Di Lauro). La Finanza lo individua come uno degli organizzatori ed un promotore, come gli altri, di una complessa e ramificata organizzazione dotata di una struttura a base orizzontale, costituita da più gruppi o più famiglie.
Nessuno, o almeno quasi tutti i sammarinesi, si sarebbe immaginato una cosa simile, vedendo e conoscendo Marco Gatti. Eppure l’informativa della Guardia di Finanza non tralascia nessun dubbio. Parla in maniera molto chiara. Peccato!
E’ la E-Vox, di cui Marco Gatti è stato sia l’amministratore che il liquidatore, collegata alla Project Communications Spa è una delle ditte utilizzate per emettere fatture false e per fare queste frodi.
Sempre la Guardia di Finanza individua sia in Marco Gatti che in tutte le persone, citate nell’articolo della Voce di Romagna di domenica scorsa, come coloro che hanno costituito in Italia, in paesi UE ed Extra UE una molteplicità di società destinate ad operare esclusivamente attraverso una serie di operazioni fittizie per consentire, mediante la creazione di inesistenti, crediti d’imposta. L’evasione dell’Iva per importi ingenti e la creazione di corrispondenti disponibilità di denaro in nero.
Interessante leggere che parte di quel denaro poi è confluito in diversi paesi esteri come Romania, Svizzera ed ovviamente San Marino.
In totale sono state utilizzate ben 25 società italiane e 30 società estere (come anche specificato dall’articolo della Voce di Romagna) tra cui anche la E-Vox per un fatturato totale di 665.593.533,21, e per un’evasione di solo Iva per 43.853.530,18.
Fine prima parte