San Marino. Matteo Ciacci, Coordinatore Civico10: “Il Ps dovrebbe rinnovarsi profondamente”

Matteo CiacciDi concreto non c’è nulla.

Oggi il Partito socialista non è un interlocutore privilegiato per noi. Se saprà rinnovarsi potremo anzi dovremo, dato che per governare occorrono le alleanze, lavorare insieme”. Il coordinatore di Civico 10 Matteo Ciacci commenta così la notizia data ieri da Tribuna sull’esistenza di una spaccat ra nel Ps, in parte smentita dei diretti interessati.

I ben informati avevano parlato infatti di uno strappo nel partito di Simone Celli causato da una possibile alleanza con il movimento di Ciacci per le elezioni le elezioni dei Castelli di novembre. C10 avrebbe messo però il veto sui “vecchi” del Ps. Con loro, niente alleanza. Da qui i “vecchi” socialisti sarebbero andati su tutte le furie perché di fare un passo indietro non passerebbe loro neppure per l’anticamera del cervello.

Sarebbero così volati gli stracci – raccontano voci di corridoio – tra chi avrebbe minacciato di uscire e chi invece avrebbe puntato i piedi per cacciare qualcun altro.

Se Augusto Casali ieri ha assicurato che non ci sono stati veti “sul mio nome o su quello di altri” oggi Ciacci conferma che il veto verso i vecchi socialisti esiste eccome. “Non abbiamo interlocutori privilegiati. Come abbiamo scritto nel nostro manifesto qualche mese fa – puntualizza Ciacci – siamo aperti a tutti i cittadini o movimenti ad una condizione: un profondo rinnovamento innanzitutto nelle persone”. Tradotto: via delle liste dei candidati coloro sono stati in Consiglio prima del 2006 – “dopo il governo straordinario le cose sono cambiate” – e un Congresso di Stato composto da persone che non abbiamo avuto precedenti incarichi di governo.

“Non è un discorso di battaglie personali – chiarisce il coordinatore – ma in questo momento per dare credibilità ai partiti e alla politica in prima linea ci devono essere persone che non hanno avuto incarichi politici dirigenziali negli anni di sfascio del Paese”. Quindi tradotto per il Ps a farsi da parte dovrebbero essere in primis, racconta Ciacci, “Augusto Casali e Paride Andreoli.” Questo ragionamento però non riguarderebbe le Giunte di Castello bensì un futuro progetto per le elezioni politiche.

“Sulle Giunte – spiega il coordinatore – stiamo lavorando per far nascere liste civiche senza che siano politicizzate. Come abbiamo annunciato e come rispiegheremo in una serata pubblica giovedì 28 agosto alla sala polivalente di Murata noi daremo il nostro appoggio ai candidati che rispecchiano determinate caratteristiche, puntando sulle liste civiche”. Tornando al progetto di alleanza invece C10 chiede anche un rinnovamento nel metodo, “un cambio di passo nel modo di governare”.

Quindi “basta alle vecchie logiche lobbistiche e di convenienza politica, stop all’uso indiscriminato dei decreti delegati e delle consulenze. Servono più trasparenza e condivisione” spiega il n° 1 del movimento. “Dialogheremo con coloro che condividono questi punti – assicura – senza preconcetti. La nostra è una battaglia di rinnovamento e vogliamo collaborare al raggiungimento dell’obiettivo del rinnovamento nei partiti tradizionali”.

“In ogni caso è altrettanto importante la proposta – conclude – tant’è che rimetteremo in campo con ancora più forza il nostro progetto lavoro che potrà essere la base per lo sviluppo di un piano di azione rapido ed incisivo sul tema del rilancio economico e dell’occupazione che sono le due grandi emergenze del paese in questo momento”.

La Tribuna