San Marino. Nessuno parla di debito pubblico quando ci dovrebbe essere un fortissimo allarme … di Emilio Della Balda

La mia critica, ormai storica, al debito pubblico non deriva dalla contrarietà politica ai vari governi che hanno fatto errori madornali, bensì alla precisa volontà e determinazione di stare dalla parte del Paese, difendendo l’onestà, la legalità e la trasparenza.
E’ molto triste dover constatare che sul debito pubblico ci dovrebbe essere un fortissimo allarme, mentre invece nessuno ne parla e ne vuole parlare pubblicamente. Così si fa il gioco degli azzeccagarbugli travestiti da economisti e che con goffa ignoranza dicono che tutto va bene e che non si poteva fare diversamente.
Emilio Della Balda
Posto che il debito pubblico, un anno fa, ammontava a 1.648.559.020 e che la parte estera ha un costo del 6,50% (il debito italiano costa il 2,80%), ancora non ho ricevuto alcuna risposta alle pubbliche domande che ho esternato sui social e sulla stampa. Non ci hanno detto perché i contratti sono secretati, chi ha presentato la Gi-Val del Delaware di cui i governanti non conoscevano neppure l’esistenza, chi ha contattato JP Morgan e Goldman Sachs, chi ha negoziato le condizioni, dove è stato collocato il debito e chi l’ha sottoscritto, perché non è stato fatto all’interno, dove esistono circa 2 miliardi di liquidità, o in Italia o in Europa, perché è stato fatto con speculatori privati e non con istituzioni, perché il governo ha dichiarato che non esiste l’enorme liquidità nel nostro sistema bancario.
Emilio Della Balda