Questa mattina, giovedì 8 maggio 2025, si è aperto a San Marino il processo noto come “Associazione a delinquere della Cricca”, un procedimento giudiziario che coinvolge tredici imputati legati alla vicenda Banca Cis.
Per la prima volta, nel contesto delle numerose inchieste legate all’ex istituto di credito, la magistratura sammarinese ha formulato l’accusa di associazione a delinquere, un reato che prevede fino a sei anni di prigionia. Tra gli imputati figurano nomi di spicco, tra cui il Commissario della Legge Alberto Buriani, attualmente sospeso dall’incarico, il finanziere italiano Francesco Confuorti, Daniele Guidi, ex direttore generale di Banca Cis, Marino Grandoni, socio di maggioranza dell’istituto, nonché ex vertici di Banca Centrale come Roberto Moretti, Lorenzo Savorelli e Wafik Grais, insieme ad alcuni membri del Coordinamento di Vigilanza: Siotto, Sommella, Granata e Mazzeo.
La pubblica accusa è rappresentata dall’Eccellentissima Camera, che, come deliberato dal Congresso di Stato lo scorso 29 aprile, ha annunciato l’intenzione di costituirsi parte civile per ottenere il risarcimento dei danni causati dalle condotte contestate.
Secondo l’impianto accusatorio, i tredici imputati avrebbero operato come parte di un sistema strutturato con l’obiettivo di commettere una pluralità di reati in ambito bancario e finanziario, ostacolando e manipolando l’attività di controllo e vigilanza nel settore creditizio sammarinese, favorendo in particolare Francesco Confuorti.
Tra le accuse più gravi vi sono quelle mosse al giudice Alberto Buriani, accusato di aver occultato reati commessi da altri membri dell’organizzazione sfruttando la sua posizione istituzionale.
La prima udienza del processo ha visto subito un colpo di scena: il giudice Pasini, designato per il caso, è stata ricusata dalle difese degli imputati, che hanno contestato la sua imparzialità, o meglio di essersi già pronunciata nei loro confronti. Gli atti sono stati quindi inviati al dirigente del Tribunale, dottor Giovanni Canzio, per l’assegnazione al giudice che si occuperà di tale ricusazione.
L’udienza è stata rinviata a data da destinarsi, ma sicuramente dopo l’estate.
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