San Marino. Processo Buriani-Celli-Fabbri e Filippini. Smentisco totalmente i fatti ricostruiti dal giornalista Antonio Fabbri su mie minacce nei confronti del Presidente di BCSM per avere l’intervista, che invece mi è stata chiesta.

Desidero smentire categoricamente l’affermazione secondo cui avrei minacciato la Presidente di Banca Centrale Catia Tomasetti per ottenere un’intervista dopo la pubblicazione del suo avviso di garanzia da parte di Romagna1. Questa ricostruzione dei fatti, attribuita al giornalista Antonio Fabbri durante l’ultima udienza del processo che coinvolge anche Buriani, Celli e Filippini per la pubblicazione di documenti coperti dal segreto, è totalmente infondata.

È evidente che la presenza di un luogo sicuro a San Marino, in cui coloro che subiscono attacchi mediatici possano esprimersi e far sentire la propria voce, crei fastidio. Abbiamo sempre dedicato il nostro impegno a fornire sostegno a quelle persone, e sono state centinaia e centinaia, che sono state oggetto di attacchi mediatici falsi e pretestuosi che senza di noi non avrebbero avuto voce, e continueremo a farlo. Questa è la nostra priorità.

Solitamente le richieste di interviste, come è avvenuto nel caso della Tomasetti, ci pervengono spontaneamente e non sentiamo la necessità di imporle. Non abbiamo un’interesse spasmodico a pubblicarle, poiché siamo stati e siamo ancora il media più seguito a San Marino. Noi ci siamo da sempre, invece, focalizzati sull’approfondimento e sulla pubblicazione di notizie che altri non si sognerebbero mai di pubblicare, che rappresentano la nostra principale forza. I nostri lettori non possono non notare che il 90% degli scoop su fatti sammarinesi proviene da noi e soprattutto siamo gli unici a citare i nomi in tutte le notizie di cronaca giudiziaria, quando ne siamo a conoscenza, senza alcun tipo di parzialità o di cernita.

I lettori noteranno certamente che l’intervista alla Tomasetti è stata realizzata successivamente alla pubblicazione del suo avviso di garanzia su siti web di amici di amici, ovviamente non nostri. E’ palese che ci sia l’obiettivo di eliminare dalla scena sammarinese una figura scomoda come Catia Tomasetti, che si è opposta con forza, e riuscendoci, alla presunta svendita del paese da parte di una cricca che è stata pesantemente coinvolta in provvedimenti giudiziari ed accusata di reati importanti. È importante, invece,  che l’intera comunità di San Marino le sia grata e supporti il suo impegno per promuovere la trasparenza, anziché prestare attenzione agli attacchi provenienti da coloro che desiderano la sua rimozione e il ritorno di quella cricca che ha causato notevoli danni al paese.

È evidente che a qualcuno infastidisca il fatto che per questa intervista sia stato scelto GiornaleSM e non loro, un sito che si pone a favore della gente e si impegna a pubblicare ciò che altri non vogliono o non hanno la forza di fare. Questo sito è gestito da un responsabile che, in passato, ha rinunciato rapidamente alla tessera di pubblicista quando non ha approvato determinati eventi e ha subito molteplici denunce per aver riportato la verità dei fatti.

Il GiornaleSM rappresenta da 15 anni un punto di riferimento significativo a San Marino e si è affermato come il principale sito che offre opinioni divise dai fatti riguardanti il Titano. Molti lettori si rivolgono al GiornaleSM per comprendere la realtà delle cose, poiché il sito si impegna a supportare e aiutare molte persone che sono oggetto di vessazioni mediatiche e non solo. È un luogo dove è possibile trovare notizie che altrimenti non verrebbero divulgate.

Pertanto smentisco categoricamente l’ennesimo attacco proveniente dal solito giornalista. Valuterò attentamente l’opportunità di intraprendere azioni legali dopo aver preso visione delle dichiarazioni riportate.

Infine auguro a Fabbri di uscire indenne da questa tempesta giudiziaria che lo sta travolgendo, anche se i fatti di cui deve rispondere sono di gravissima importanza.

/ms

 

San Marino. Processo Buriani-Celli-Fabbri-Filippini. E’ emerso che la legge da la facoltà agli imputati di mentire in sede di escussione o spontanee dichiarazioni. Ma allora che valore hanno? … di Marco Severini