
L’ASSENZA TOTALE DEL GOVERNO
sui temi legati al welfare ed alla tutela della fasce deboli della popolazione è ogni giorno più preoccupante.
– ALL’ATTIVISMO FRENETICO SUL FRONTE GIUSTIZIA
per fermare processi, inserire congiunti e fidanzati in ruoli strategici, nominare dirigenze gradite, ecc.
– FA DA CONTRALTARE L’IMMOBILISMO TOTALE sui temi che toccano quotidianamente i cittadini.
– INUTILE STARE A RICORDARE I DISASTRI
sulla sanità, che ogni giorno sono sotto gli occhi di tutti mentre il Segretario competente si occupa di nominare nuovi consulenti ben pagati, di pensare al nuovo ospedale e di parlare di robotica.
– ALTRETTANTO PREOCCUPANTE È L’INERZIA
sui temi legati al boom dei prezzi avvenuto in quest’ultimo periodo su beni assolutamente essenziali per i cittadini, in particolare carburanti e utenze (gas e luce).
– CONDIVIDIAMO L’APPELLO
di chi sottolinea come, in assenza di interventi, ampie fasce della popolazione subiranno nei prossimi mesi una clamorosa perdita del proprio potere d’acquisto e del proprio livello di benessere;
senza contare, poi, i rincari (meno forti, ma comunque significativi) di altri beni fondamentali come i generi alimentari.
– IL TUTTO AVVIENE,
tra l’altro, in un quadro di contratti di lavoro in larga parte scaduti da anni e che difficilmente potranno seguire la stessa dinamica dei prezzi: primo perché si rischierebbe di alimentare una spirale inflazionistica, secondo perché si metterebbero in ulteriore grande difficoltà le imprese (che a loro volta stanno subendo quei rincari).
– STIAMO VIVENDO
un quadro economico di ripresa, anche se la crescita media dell’occupazione fra 2020 e 2021 non è neppure paragonabile a quella avvenuta fra 2018 e 2019, ed anche se oggi San Marino cresce meno dell’Italia (negli anni 2018 e 2019 è avvenuto il contrario).
– LA RIPRESA QUINDI È FRAGILE
e questa situazione legata ai prezzi, se non affrontata, rischia di paralizzarla.
– IL GOVERNO COSA HA MESSO IN CAMPO PER FARE FRONTE A QUESTA SITUAZIONE?
NULLA, COME SEMPRE.
Solo parole e rassicurazioni generiche, ma zero fondi a bilancio.
– DI FRONTE AD UNA INFLAZIONE in larga parte proveniente da fattori esogeni, non controllabili con misure interne, il Governo deve occuparsi di calmierarne gli effetti con politiche specifiche.
– FIN DALLA LEGGE DI BILANCIO,
abbiamo proposto di istituire un Fondo speciale avente l’obiettivo di mitigare gli effetti degli aumenti di utenze e carburanti per lo meno per le fasce più deboli, a più basso reddito, della nostra popolazione.
– A DIRE IL VERO,
qui andrebbe considerato non solo il reddito, ma un indice complessivo della situazione economica della famiglia: ciò che doveva essere l’ICEE, altro tema che il Governo ha messo nel dimenticatoio.
– IN OGNI CASO, ICEE O NON ICEE,
la proposta di Repubblica Futura È STATA BOCCIATA, a bilancio non ci sono soldi e dai prossimi mesi molte famiglie subiranno un salasso economico importante.
– PROPRIO SU QUESTO TEMA,
REPUBBLICA FUTURA intende tenere alta l’attenzione, dando voce e ascolto a chi con vecchie e nuove forme di povertà entra in contatto quotidianamente, attraverso il suo mestiere o l’opera delle associazioni a cui appartiene.
– L’evento in trasmesso in diretta Facebook di giovedì 17, che trovate sulla nostra pagina, è stato un ulteriore contributo in questo senso.
– È ESSENZIALE AGIRE,
senza turbare le imprese e la loro ripresa (già a rischio, lo ripetiamo, per queste stesse dinamiche) e cercando di prevenire il rischio di una dinamica salariale “di rincorsa continua” che non farebbe bene a nessuno.
– ESISTE QUALCUNO, NEL GOVERNO, CHE SI OCCUPA DI POLITICA ECONOMICA E DI TUTELA DELLE FASCE DEBOLI DELLA POPOLAZIONE, FRA UN VIAGGIO E L’ALTRO, FRA UN SELFIE E L’ALTRO?
REPUBBLICA FUTURA