San Marino riapre le disco e programma un mega party come «evento test»

La festa ipotetica: la notte degli studenti, con ingresso ai vaccinati. Arrivi anche dall’Italia

A mangiare fuori ci si è potuti tornare ma per ricominciare a ballare, in Italia, la strada sembra essere ancora lunga, perlomeno per farlo in sicurezza e con normative chiare e adatte. È una premessa, una delle tante dell’estate rivierasca che sta per avviarsi, un’incognita che agita le notti dei titolari dei locali da ballo, loro che le notti erano abituati a farle passare in bianco a migliaia di persone tra decibel e riflettori. Ad anticipare tutti, non in Italia ma sul territorio (geograficamente) italiano è la piccola Repubblica di San Marino che con una popolazione residente di poco più di 33.000 abitanti inquadra l’immunità di gregge non più col binocolo ma a vista. Fino all’1 giugno il decreto vigente, quello che ha già abolito il coprifuoco e concesso riaperture pressoché totali (con regole piuttosto severe su distanziamento e norme anticontagio) permette anche l’organizzazione di eventi aperti alle persone vaccinate (la maggior parte dei residenti sul Titano). Ma, vale la pena ripeterlo, l’ingresso è esclusivo per le persone già immunizzate, compresi gli italiani.
Asse Emilia-Romagna-San Marino

Ecco perché nella piccola Repubblica si sta progettando (in collaborazione con gl’imprenditori italiani) un grande evento di richiamo e la prospettiva alletta anche gli imprenditori della notte italiani, che guardano con interesse alla possibilità di organizzare feste a San Marino. In prima linea il Silb Emilia – Romagna (sindacato italiano locali da ballo) con il presidente Gianni Indino, che ieri ha incontrato il sottosegretario di Stato al Turismo sammarinese Federico Pedini Amati. «Il Silb – spiega Indino – organizzerà eventi test a Milano, dove sarà organizzato un concerto e a Gallipoli dove saranno organizzate serate in discoteca con protocolli ad hoc vagliati anche dall’assessore pugliese Pierluigi Lopalco: ovvero ingresso riservato ai vaccinati, a persone negative al tampone e ovviamente con distanze e precauzioni da mettere in campo. L’obiettivo è avere un terzo evento a San Marino».

L’evento zero, test per il governo

«Tanto per fare un esempio – spiega Federico Pedini Amati segretario di Stato al Turismo- potremo permettere l’organizzazione del veglione degli studenti purché gli studenti che vi partecipino siano tutti vaccinati. Tanto per fare un altro esempio un riminese vaccinato potrà partecipare a un evento se organizzato». In realtà è bene specificare che dall’1 giugno a San Marino gli eventi di aggregazione potranno essere aperti a tutti: ai vaccinati ma anche ai non vaccinati che dovranno però sottoporsi a un tampone preventivo che certifichi la loro negatività al coronavirus. «Tutti dovranno rispettare regole ferree – ammonisce il segretario di Stato – ovvero mascherina e distanze, igienizzazione delle mani e tutto il resto. Su questo non si discute”. L’intenzione è quella di organizzare “un evento test, ovvero verificare se con queste regole sarà possibile riprendere a fare questi eventi in serie. Se l’esperimento fallirà significa che non sarà fattibile al contrario significa che organizzare eventi può essere sicuro dal punto di vista sanitario». Il progetto del Silb si inserisce in questa direzione: «Se gli eventi di Milano, Gallipoli e speriamo San Marino funzionano noi presenteremo all’esecutivo italiano un nostro protocollo per la ripartenza».

Bonaccini: «Qui non sappiamo quando riapriranno le disco»

Ristoranti pieni (e all’aperto) e bar che macinano scontrini non più per l’asporto ma per servire caffè e brioches al tavolo (e sempre all’aperto), locali in cui drink e aperitivi non vengono più consumati in piedi e di soppiatto come in zona arancione. E poi ancora, musei, cinema, teatri che tornano a ripopolarsi. Le cronache delle riaperture (in zona gialla) passano soprattutto dalla rinascita dei luoghi simbolo della socialità capaci di aggregare interessi e cultura (cinema e teatri) e persone (bar, ristoranti, locali). Si avvicina l’estate e in Riviera il ballo è ancora un’incognita. “Le discoteche? Nessuno può dire se potranno riaprire e già l’anno scorso il tema era stato dibattuto nel pieno dell’estate” aveva sentenziato la scorsa settimana il Presidente della Regione Stefano Bonaccini rispondendo alle domande di un cronista dell’Ansa. Difatti proprio le discoteche furono le ultime a riaprire e le prime a richiudere nell’arco di poche settimane, in piena estate spesso dopo multe piovute per i ripetuti e selvaggi assembramenti in tutta Italia, Riviera Romagnola compresa. Corriere.it