La visita del Fondo monetario internazionale ha inevitabilmente acceso i fari su San Marino e la stampa giustamente ha svolto il suo mestiere cercando di restituire una fotografia quanto più veritiera possibile. Lo ha fatto, tra gli altri, il quotidiano italiano Il Giornale nell’intervista al Segretario alle Finanze Marco Gatti che a differenza del suo non illustre predecessore, dimostratosi formidabile nell’autodenigrazione, anziché parlare male del Paese ha messo in luce come esso disponga di una marcia in più.
Segretario, nell’intervista che ha rilasciato a Il Giornale ha parlato poco di debito e molto di rilancio riuscendo a restituire un quadro molto meno crudo di quello uscito dalla fotografia scattata dal Fmi. Resta però la curiosità di capire quale strada il governo intende percorrere per la ristrutturazione del debito.
“Sì, il debito è una strada già presa dal precedente esecutivo con scelte già effettuate sulle quali non è possibile tornare indietro e tuttavia il nostro Paese, come anche il Fmi ha sottolineato, ha un valore intrinseco inestimabile. Dunque il focus non va fatto solamente sul debito. Per rispondere invece alla sua domanda, le dico che sono al vaglio varie soluzioni possibili. Tra queste c’è anche quella del fondo sovrano che nel caso andrebbe rimodulato per le esigenze sammarinesi. L’attenzione è altissima sul mantenimento della indipendenza di San Marino e come più volte già dichiarato solo un finanziamento fatto da più prestatori potrà realmente garantire la sovranità”.
C’è già un calendario per analizzare a fondo le proposte al vaglio del governo?
“Dalla prossima settimana sono previsti degli incontri come Ccr con Bcsm e lì ciascuno in base alle reciproche competenze e al mandato ricevuto, darà il proprio contributo nell’ambito di una riflessione ampia sulle varie ipotesi. L’obiettivo è quello di arrivare presto ad un equilibrio finanziario generale per il Paese per poi riuscire a fare tutto il resto. Si tratta di gettare le basi per ristrutturare il debito in maniera coerente rispetto alle nostre possibilità di bilancio anche in ragione degli investimenti”.
A proposito di investimenti, il governo ha già preso in esame dei progetti?
“Dal momento dell’insediamento del nuovo governo stanno arrivando delle proposte di investimento in territorio che saranno prese in esame dall’esecutivo e dalla maggioranza. Il Fondo stesso individua nel settore turistico una grande possibilità di espansione. Si è ipotizzata la creazione di SPA ed alberghi per elevare la qualità della nostra offerta ma ritengo che questi investimenti debbano essere fatti da soggetti privati e non direttamente dallo Stato, il quale invece dovrebbe favorire le condizioni per attrarre turismo”.
Viene in mente il Polo della Moda. Come procede il cantiere?
“Ci siamo immediatamente attivati per avere un quadro omnicomprensivo della fase realizzativa e ci siamo subito attivati per risolvere alcune criticità operative. Il governo seguirà attentamente lo stato di avanzamento del progetto ed il rispetto dell’accordo convenzionale.”.
E Carisp? Ci sono novità rispetto al bilancio e al piano industriale?
“Sono a conoscenza che è in corso una trattativa con il sindacato per portare avanti un piano strategico che, la prossima settimana, sarà sottoposto anche alla nostra attenzione. L’esecutivo ad oggi ha chiesto, in qualità di azionista, agli amministratori di essere portato a conoscenza delle principali criticità e di ricevere in tempi brevi il bilancio approvato dal CDA ed il relativo piano industriale”.
Restando nell’ambito delle banche, c’è anche la questione Asset che da molto molto tempo attende una soluzione.
“Asset è una delle grandi tematiche causate ed irrisolte dal precedente esecutivo. Ora compete a questo nuovo governo individuare una soluzione sostenibile e fattibile che possa anche essere di rilancio per il Paese”.