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  • San Marino. Sequestro di incartamenti alla Segreteria Sanità. I giudici vogliono fare chiarezza sull’arrivo, nel 2011, dei cinque profughi dalla Libia. Spunta il nome di Carrirolo.

    PodeschiAcquisita da parte dei giudici sammarinesi, nei giorni scorsi, altra documentazione alla Segreteria Sanità presso l’Ospedale di Stato di San Marino. I giudici vogliono fare chiarezza sull’operazione che ha permesso l’arrivo di 4 profughi libici ed un interprete per le cure post belliche. Sequestrate le cartelle cliniche dei profughi e anche gli incartamenti relativi all’accordo propedeutico all’operazione umanitaria in cui ebbe un ruolo il libico Imad Aboulkassem Othman Gianzur, ultimo amministratore della Afinco Group e titolare di numerose cariche amministrative nelle società riconducibili a Fin Project e a Gian Luca Bruscoli.

    Un accordo che vide addirittura l’allora direttore dell’Iss Paolo Pasini ed il noto Gianluigi Carrirolo, (autore di diversi video da noi pubblicati dove chiedeva l’ambasciata in Libia in cambio di voti all’imprenditore ed ex politico Germano De Biagi, al Segretario del partito socialista Simone Celli, ai Consiglieri socialisti della Repubblica di San Marino Alessandro De Biagi e Alessandro Mancini), andati in Libia per stipulare accordi che prevedevano la riorganizzazione delle strutture alberghiere e la gestione delle nuove strutture post belliche da parte di San Marino.

    Già nei mesi precedenti l’ex segretario di stato con delega alla Sanità Podeschi e la Baruca avevano accompagnato diversi investitori sammarinesi in Libia i quali probabilmente sono stati destinatari di importanti commesse pubbliche per la realizzazione di strutture ospedaliere. Ora i giudici vogliono vedere se Podeschi ne trasse importanti e ”lucrosi compensi”, mentre l’operazione umanitaria (quella dei 5 profughi) fu pagata dai contribuenti sammarinesi.