Stasera l’assemblea di Ap. “Non la interpreto come una sconfitta personale. Sono venuti meno i seggi questo il punto su cui ragionare. Masi: dato disponibilità ma non è stata colta. Il movimento teme “da alcune espressioni del risultato elettorale” il riaffiorare di vecchie logiche
Fra gli esclusi eccellenti c’è appunto Tito Masi, presidente uscente della Fondazione San Marino, uno degli uomini che hanno dato vita al movimento che da forza di opposizione si è trasformato in forza di governo. “L’esclusione dal Consiglio – spiega Masi – non la interpreto come una sconfitta personale. E’ una sconfitta del movimento, sono venuti meno dei seggi, questo è il punto. Io ho solo dato la mia disponibilità, per spirito di servizio. Disponibilità – rimarca – che non è stata colta, ma non vivo l’esclusione come un problema”.
Fattori esterni vengono chiamati in causa anche da Masi, ma in linea col partito dice che non si può dare agli altri tutta la responsabilità di quel che è accaduto. “Va fatta un’analisi degli errori nella gestione del partito e del governo. L’elettorato di Ap è un elettorato di opinione, sensibile e attento ai movimenti dei suoi rappresentanti, quello che ad altri viene perdonato – avverte Masi – non sempre accade a noi”.
Masi, presidente uscente della Fondazione, già a suo tempo – ricorda – “ho formalizzato al consiglio direttivo di avere concluso il mio incarico, sono stati tre anni intensi, credo – conclude – di avere fatto fino in fondo il mio dovere”. (…) La Voce della Romagna