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  • San Marino. Zonzini (Rete): “Ritengo che i volgari attacchi rivolti a Rete in questi giorni siano l’espressione della paura”

    In un momento in cui la gente diventa sempre più insofferente alla politica, per i giochi di palazzo, per i privilegi che coloro che ricevono un mandato da parte dei cittadini tendono a procurarsi e a conservare, abbiamo scambiato due chiacchiere con uno studente al secondo anno di Filosofia, Giovanni Zonzini, il candidato tra le fila di Rete che ambisce a portare il proprio contributo e migliorare un panorama a tratti desolante.

    Perché, così giovane, ha deciso di candidarsi?
    “Perché ritengo sia venuto il momento di dare il mio contributo e perché considero Rete l’unica speranza per poter interrompere la spirale declinante in cui San Marino è caduta da circa 10 anni. Porto in dote la mia esperienza giornalistica e l’aver diretto per circa 2 anni Super che mi ha offerto un punto di vista privilegiato dal quale ho potuto studiare la realtà politica del nostro Paese. Ho capito che serve far entrare aria nuova, c’è un degrado morale e culturale senza precedenti”.

    E’ d’accordo con chi dice che il livello della campagna elettorale tende al basso?
    “Il livello della campagna è bassissimo, specialmente perché c’è chi la intende come un tempo in cui spargere fango in maniera gratuita contro l’avversario politico che va annichilito, certa stampa si sta prestando in maniera piena e vergognosa a questa campagna denigratoria in particolare verso Rete. Ritengo che i volgari attacchi rivolti a Rete in questi giorni siano l’espressione della paura di una certa élite politico-economica terrorizzata da un governo a trazione retina: sono convinti che noi li chiameremmo a rispondere delle loro nefandezze. Hanno ragione: se saremo al governo, finirà l’impunità, e quindi la loro paura è ben giustificata”.

    E sulle nubi che sembrano addensarsi sul Tribunale che idea si è fatto?
    “Paradossalmente la giustizia è al centro dei dibattiti ma è in una condizione in cui pare assente dal Paese infatti il Tribunale e tutto il comparto della giustizia da alcuni anni danno l’impressione di essere lacerati da guerre intestine, sembra che la politica in qualche modo si faccia alternativamente portatrice o mandante di certi scontri che si riverberano sul Tribunale. Non si garantisce lo stato di diritto. Si dovrebbe chiamare la commissione di Venezia, organo del Consiglio d’Europa, e dovrebbe essere fatto un report approfondito sul Tribunale per poi procedere con le necessarie riforme tra cui quella del codice di procedura penale”.

    Il settore bancario è quello che lamenta le ferite più dolorose…
    “E’ così. Venerdì scorso ho parlato di questo tema a Bologna in presenza proprio dell’ex presidente di Carisp Fabio Zanotti che è anche console di San Marino in quella città e che dunque ha moderato una serata istituzionale alla presenza di cittadini sammarinesi e delle altre forze politiche intervenute con loro rappresentanti. Non ho avuto remore in quell’occasione a raccontare alle persone che sono venute ad ascoltarci che in questi anni il sistema bancario ivi compresa Carisp è stato dato in mano a personaggi indegni che hanno dimostrato di essere totalmente inadeguati sia come vigilanza sia come amministratori e gestori della banca di stato”.
    Repubblica Sm