SANTORO FA IL PUNTO DOPO LA SETTIMANA E FA SATIRA AL POSTO DI VAURO

Il conduttore ha ringraziato i giornalisti che hanno espresso solidarietà al programma. Poi un discorso quasi tutto rivolto al ‘Giornale’ e ai suoi lettori. Le vignette di Vauro riproposte in studio

 È iniziata su Rai2 la 26esima puntata di ‘Annozero’. Michele Santoro ha ringraziato tutti i giornalisti che hanno espresso solidarietà al programma, in particolare il sindacato e il cdr del Tg2 e che ha reso noto un comunicato a sostegno della trasmissione. Il conduttore si è poi rivolto al quotidiano ‘Il Giornale’ “costretto” a dover scrivere ogni giorno pagine su di lui.

 

“Berlusconi ci divide – ha detto Santoro – ma io vi adoro”, riferendosi ai lettori e giornalisti del quotidiano.
“Poveretti, – ha continuato – si trovano a dover scrivere pagine su di me e io faccio grandissimi sforzi per capirvi. Ma come, avete fatto memorabili battaglie per la libertà di satira, per esempio avete condotto una battaglia a favore delle vignette sull’Islam”, ha aggiunto, citando anche le parole Gianfranco Fini, che all’epoca disse che non pubblicare sarebbe stato un segnale di intolleranza.

 

“E adesso ve la prendete con Vauro? È un errore televisivo, un errore come Aldo Grasso che parla di televisione come Bruno Vespa parla di cavalli. Bisogna fare come Emilio Fede – ha sottolineato Santoro – che ha detto che affinchè Berlusconi vinca ci deve essere ‘Annozero’. Ecco, noi siamo un Tg4 fatto bene”. Santoro ha poi ricordato che Vauro, sospeso dal direttore generale della Rai, Masi, per le sue vignette sul terremoto, tornerà la prossima settimana: “Tornerà Vauro, – ha concluso Santoro – Berlusconi vincerà e tutti saremo felici e contenti”.

 

LE VIGNETTE DI VAURO

Vauro è stato sospeso dalla trasmissione odierna di Annozero, ma le sue vignette vengono riproposte in studio. Michele Santoro chiama una ragazza, che oggi ha preso il posto di Vauro, per presentare le nuove caricature del programma. L’attrice Francesca Fornario le spaccia per sue, ironizzando: “Dici che sembrano sue…”.
È una “Via Crucis del precario” in cui le 15 stazioni della Via Crucis sono rivisitate in stile Vauro: al posto di Gesù che porta la croce, un precario, pungolato da un centurione romano, che ripercorre tutte le tappe della Via Dolorosa, e in una di queste è rappresentato Berlusconi con Veronica Lario. 

 

IL PIANO CASA, BOTTA E RISPOSTA

È cominciato con un botta e risposta sul piano casa tra Nicolò Ghedini del Pdl e Antonio Di Pietro, leader di Italia dei valori, Annozero di Michele Santoro. A scatenare le divergenze tra i due politici una videointervista al direttore della Normale di Pisa, Salvatore Settis, che ha definito il piano casa “un progetto irresponsabile”, che “nella formulazione iniziale conteneva elementi intolleranti”.

 

Settis ha parlato della cultura della prevenzione e ha puntato il dito contro il governo che non ha inserito delle norme antisismiche nel piano casa. Settis ha inoltre parlato di un piano A e un piano B e ha definito l’azione del governo di “legittimare prima”. “Adesso è il momento di moltiplicare i controlli”, ha detto Settis, che ha bocciato il progetto del ponte sullo Stretto di Messina. “Se fare o no il ponte lo decidono le casse dello Stato. Ma ci dicono che siamo senza soldi…”.

 

Alla videointervista di Settis risponde dallo studio Nicolò Ghedini che parla di “totale disinformazione” del direttore della Normale in quanto non esiste un fantomatico piano B o piano A sul piano casa. Ghedini ha ricordato che il cosiddetto piano casa è andato avanti attraverso progressivi lavori e si è arrivati a un accordo tra il governo e le regioni, di cui i governatori “non si possono definire tutti irresponsabili”.

 

Ghedini ha sottolineato che i 200 metri cubi permessi dal governo sono per le uni o bi-familiari, non superiori a mille metri cubi. Per gli edifici obsoleti, ha continuato Ghedini, si prevede di ricostruire con misure di bioedilizia. Riguardo l’accusa che Settis fa al governo che violerebbe il codice dei beni culturali, Ghedini risponde che il piano casa è stato approvato con il rispetto della normativa e che fu lo stesso Berlusconi con Urbani a firmare il codice per i beni culturali.

 

Inoltre nell’ultima bozza del piano casa è presa in esame la materia antisismica. Replica a Ghedini il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, che ha sottolineato come da 50 anni di governo, di qualsiasi colore, non si stia facendo nulla per prevenire i disastri sismici. “È straordinario l’impegno della protezione civile – ha detto Di Pietro. – Lo so che non si può prevedere un terremoto, ma si può prevenire. Da 50 anni i governi non fanno nulla, e anche il governo Prodi”. Per Di Pietro occorre da subito in questo piano casa inserire le norme antisismiche, non pensare “alle cattedrali del deserto, come il ponte sullo Stretto, ma fare un piano di sicurezza degli edifici del Paese”.

 

Il battibecco tra i due politici riprende quando Nicolò Ghedini chiede a Di Pietro le dimissioni del consigliere dell’Italia dei valori a L’Aquila. “È dal 2007 che siede in Giunta – dice Ghedini al leader dell’Idv – fai dimettere il tuo consigliere”. Di Pietro ha replicato affermando che la responsabilità di quanto accaduto è di tutti i governi precedenti.

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