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  • SCENARI INQUIETANTI EMERGONO DALL’ORDINANZA DEL GIUDICE MORSIANI. Chi voleva Asset chiusa?

    Per i legali di Daniele Guidi (Cis) le ricostruzioni sono fantasiose. Pronta la risposta del consigliere di Md, Federico Pedini Amati: “Come dice anche lei, per il tramite dei suoi avvocati, ‘ci vedremo in tutte le sedi’ e aggiungo, documenti alla mano. Non ci fanno paura le sue minacce e le sue intimidazioni, ci vediamo in Tribunale. Siamo tranquilli!”

    Gli effetti delle azioni che sono state compiute su Asset e che il Tribunale ha ribadito più volte essere illegittime, hanno avuto effetti devastanti sul sistema finanziario del Paese.

    E’ normale allora che la cittadinanza chieda di capire con chiarezza che cosa sia accaduto, anche per scongiurare il pericolo che quanto fatto su Asset possa in qualche modo ripetersi. Non si tratta più di fare congetture o di gettare fango su qualcuno alla luce delle due sentenze che danno ragione all’istituto e tenendo conto degli scenari inquietanti riportati all’interno dell’ordinanza del giudice Morsiani.

    E’ proprio in quell’ordinanza che emerge come su Asset ci siano state ‘inconsuete interferenze’ “con particolare riferimento all’operato della vigilanza, che appare riconducibile a “Daniele Guidi”, nominativo con buona probabilità corrispondente al Direttore Generale di Banca Cis, con diretta ripercussione sulla evoluzione della amministrazione straordinaria a carico di ASSET BANCA: la meticolosa analisi documentale sviluppata dalla polizia giudiziaria a seguito del rilievo della evidenza di elementi di “interferenza” nella procedura di determinazione ed adozione di provvedimenti di Vigilanza assunti, sotto la Direzione di Savorelli, nei confronti di Asset Banca s.p.a., ha consentito di rilevare, tra la documentazione informatica nella disponibilità degli indagati, l’esistenza di documenti anomali, quale un le denominato “appunto ab”, il cui autore, in base alla verifica delle proprietà del documento, risulta essere “Daniele Guidi”. […]

    Nel caso del documento attribuito a Daniele Guidi, è singolare che il contenuto del documento (un appunto in forma di bozza sintetica) sia inerente pro li piuttosto specifici – verificare ricusazione del Giudice, verifica di altri elementi oltre a quelli del patrimonio che incidono sulla condotta aziendale, verifica dell’immobile di Gualdicciolo in fase di costruzione, controllo della contabilità di cantiere, controllare elenco “nominativi che hanno avuto problematiche” – e trovi diligente seguito in una comunicazione predisposta dal Direttore Savorelli per l’invio ai Liquidatori di Asset Banca, dottor Venturini e dottor Pignataro, nonché ai membri del Comitato di Sorveglianza”. Di tali ‘interferenze’ è tornato a parlare ieri Md in un comunicato al quale i legali di Daniele Guidi hanno così risposto.

    “Il dott. Daniele Guidi smentisce decisamente le fantasiose ricostruzioni fatte da MDSI, il quale ancora una volta getta fango sulla sua persona e sul gruppo imprenditoriale rappresentato, citando ed interpretando in modo distorto e strumentale frasi estrapolate da atti giudiziari.

    Il dott. Daniele Guidi comunica pertanto di aver conferito formale ed ampio mandato ai sottoscritti Avvocati affinché tali illeciti vengano perseguiti in ogni sede, nessuna esclusa, a tutela dell’onorabilità e dell’immagine dello stesso dott. Guidi e del gruppo imprenditoriale di riferimento”.

    Parole alle quali il consigliere di Md Federico Pedini Amati ha reagito pubblicando il seguente post via social: “Buon Anno anche a lei Dott. Guidi… come dice anche lei, per il tramite dei suoi avvocati, “ci vedremo in tutte le sedi“ e aggiungo, documenti alla mano. Non ci fanno paura le sue minacce e le sue intimidazioni, ci vediamo in Tribunale. Siamo tranquilli”.

    La RepubblicaSM