
“Non contestiamo il posticipo, ma la modalità in cui viene stabilito e comunicato, specie dopo ripetute dichiarazioni che avevano illuso e non poco, lanciando date poi disattese. Consideriamo importante e fondamentale la ripartenza in sicurezza, definitiva e non ad intermittenza. Vogliamo una scuola aperta e garante delle condizioni di salute per chi la frequenta, perché non può essere sempre la scuola ad essere penalizzata. Serve però un sistema più consolidato, su scala nazionale, che non si limiti a valutazioni “settimanali” e che sia in grado di fornire certezze concrete in ogni ambito, in particolare in quello riguardante l’attività scolastica. Servono scelte tempestive per garantire certezze alle persone coinvolte. Ora si sfrutti davvero l’occasione, ovvero i giorni che mancano per arrivare al 25 gennaio, per organizzarsi al meglio, estendere i tavoli di coordinamento e sopperire definitivamente a tutte quelle problematiche emerse nei mesi scorsi. Importante è il tema dei trasporti, noto a tutti e che avevamo già ripetutamente sollevato chiedendo un potenziamento del TPL fin dal mese di giugno 2020. Opportuno verificare che i potenziamenti messi in campo siano idonei a coprire tutte le esigenze” spiega Montevecchi.
“Chiederò, attraverso una interrogazione alla Giunta regionale, se intende valutare nell’immediato un ulteriore investimento finanziario per la messa a disposizione di tamponi veloci per le classi in caso di contagio, se intende promuovere la presenza presso ogni plesso scolastico di enti di volontariato che operano in ambito sanitario attraverso Croce verde, Croce bianca e Croce blu, che assieme alla Protezione Civile, potrebbero occuparsi dell’esecuzione dei tamponi veloci, in alternativa al servizio pubblico o alle farmacie se non sufficienti. Inoltre chiederò alla Giunta se intende rendere pubblici i dati che riguardano il tracciamento dei contagi nelle scuole (indice di contagio) e infine al Presidente Bonaccini, anche in qualità di Presidente della Conferenza Stato Regioni, se si impegnerà presso il Governo per chiedere di mantenere aperti e di allargare i Tavoli di coordinamento provinciale istituiti alla lettera s) dell’art. 1 del DPCM del 3 dicembre 2020, coinvolgendo anche i presidenti del consiglio di istituto in rappresentanza dei genitori e le organizzazioni sindacali interessate” conclude il consigliere regionale della Lega.