Seppellì i figlioletti appena nati in giardino: diosposta la perizia psichiatrica per Chiara Petrolini

Sarà una perizia psichiatrica a cercare di chiarire uno degli aspetti più delicati del processo che si sta aprendo davanti alla Corte d’Assise di Parma: la capacità di intendere e volere di Chiara Petrolini nel momento in cui, secondo l’accusa, si sarebbe resa responsabile dell’omicidio premeditato di due neonati e della successiva soppressione dei loro corpi.

Il giudice Alessandro Conti, presidente della Corte, ha disposto l’esame peritale, accogliendo la richiesta avanzata dalla difesa dell’imputata, che punta a valutare anche la possibile pericolosità sociale della donna. I consulenti incaricati saranno individuati fuori udienza, ma la data del conferimento dell’incarico è già stata fissata: il 15 settembre.

In quella stessa giornata, il procedimento entrerà nel vivo con l’audizione dei primi testimoni, inaugurando ufficialmente la fase dibattimentale.

La prima udienza, svoltasi nei giorni scorsi, si è chiusa proprio con la decisione sulla perizia, che rappresenta ora un nodo centrale nella strategia processuale. Chiara Petrolini è accusata di duplice omicidio aggravato da premeditazione e della soppressione dei corpi dei due figli neonati, in un caso che ha suscitato sconcerto e attenzione nazionale.