
(ANSA) – ROMA, 12 FEB – Elisabetta Sgarbi intreccia mondi,
segue le strade delle sue passioni e riesce a far dialogare, con
una formula tutta sua, la letteratura, il cinema e ora anche la
musica. Storica direttrice editoriale della Bompiani, poi
fondatrice, con Umberto Eco, de La nave di Teseo, ideatrice de
La Milanesiana, regista e produttrice di tanti film
documentari, debutta con la band degli Extraliscio al Festival
di Sanremo 2021 come produttrice musicale. E tutto questo mentre
il film di Pupi Avati, ‘Lei mi parla ancora’ dedicato alla
storia dei suoi genitori ottiene un grande successo di pubblico
e critica.
Un anno d’oro in cui “guardare il mondo in Extraliscio” la ha
portata a Sanremo. Cosa significa per lei? “Nulla di particolare. Mi ci ha portato la Letteratura e il mio
lavoro di editore. Io seguivo Ermanno Cavazzoni, che pubblico
con grande gioia da qualche anno. Ermanno mi ha portato agli
Extraliscio. Io mi sono appassionata e come sempre sono andata
fino in fondo alle mie passioni. E siamo arrivati a Sanremo”
dice all’ANSA la Sgarbi. E come avete scelto di portare
all’Ariston il brano ‘Bianca Luce Nera’? “E’ accaduto in una
notte di aprile. Ero a Ro, in pieno lockdown, e Mirco Mariani,
leader di Extraliscio, mi ha mandato una melodia con incisa la
sua voce. Me ne sono innamorata. Pacifico poi ha dato vita a un
testo secondo me straordinario: l’ossessione per qualcosa cui
non si può resistere e che alla fine si impara a seguire”.
E cosa pensa del cast del Festival così insolito, giovane, con
molti produttori indipendenti? “Beh, i miei Extraliscio sono dei ‘vecchietti’ terribili e scatenati. Questa è una cosa che mi
piace molto. Mirco Mariani, Moreno il Biondo, Mauro Ferrara e
anche Davide Toffolo hanno una storia musicale straordinaria che
abbraccia generi molto diversi. Extraliscio in sé, invece, è un
progetto giovane, bambino, innocente e curioso, per molti versi
d’avanguardia. Mi piace questo loro essere giovani e vecchi,
bambini e adulti, esperti e esordienti. Io vivo così,
esattamente così”.
E come vede questa edizione del Festival? “Avrei utilizzato
Sanremo come alleato per ripartire con cinema e teatri. Così
abbiamo ottenuto di tenere tutto chiuso”. (ANSA).
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