Travaglio condannato per diffamazione

Marco Travaglio è stato condannato dal Tribunale di Roma per aver diffamato il direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce. Il giornalista presenterà appello. 

La querela. Del Noce aveva querelato il giornalista per un un articolo pubblicato sul giornale L’Unita l’11 Maggio 2007. Del Noce, assistito dal suo legale di fiducia, Giuseppe Benedetto, «ha inteso difendere la sua onorabilità – si legge in una nota del legale – a fronte di attacchi gratuiti, fondati su presupposti non rispondenti al vero che, oggi, possiamo senz’altro definire diffamatori, del noto opinionista e editorialista». 

Travaglio presenterà appello contro la sentenza. Raggiunto telefonicamente a Berlino, dove si trova per ritirare il premio per la libertà di stampa assegnato dall’associazione dei giornalisti tedeschi, Travaglio annuncia che presenterà «appello contro la sentenza» quando rientrerà in Italia e avrà modo di valutarla. 

Travaglio ricorda che l’articolo in questione «era intitolato La prevalenza del cretino, citazione di un romanzo di Fruttero e Lucentini, e analizzava come Del Noce avesse litigato con tutti i talenti della tv italiana, da Celentano ad Arbore, alla Carrà. Dopo la querela contro quel pezzo – ricorda Travaglio – ne scrissi un altro, più feroce. Risultato, un altro processo intentatomi da Del Noce: ma in questa occasione sono stato prosciolto».

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