Una compagnia aerea battente badiera San Marino. Sarà vero?

Al momento non c’è nulla, solo una speranza; e tra quelli che sperano c’è lo stesso presidente di Aeradria Massimo Masini. “Auspico vivamente la definitiva sottoscrizione degli accordi tra San Marino e Italia sulla materia aeroportuale – scrive in un comunicato – L’ampliamento del registro aeronautico di San Marino, anche agli aerei commerciali, costituirebbe un attrattore a livello europeo; e la nascita di una compagnia di bandiera della Repubblica sarebbe una grande opportunità sia per il Titano che per l’aeroporto di Rimini”.
Masini promette di prendere contatto con il nuovo esecutivo già da gennaio per parlare di queste cose. “Al momento, tuttavia, non c’è alcun progetto, pubblico o privato, per la creazione di una compagnia aerea sammarinese”. Lo confermano il membro del Consiglio di Amministrazione di Aeradria per il Titano, Corrado Carattoni, e il direttore generale dell’autorità per l’aviazione civile, Davide Gasperoni.
L’unica novità, se di novità vogliamo parlare, in questo contesto, è la ricapitalizzazione delle quote – per un ammontare massimo di 7 milioni di euro – decisa da Aeradria nell’assemblea straordinaria dello scorso settembre. Ricapitalizzazione che coinvolgerebbe anche San Marino, che attualmente detiene il 2,79%. Per l’adesione c’è tempo fino al 31 gennaio; e i circa 200.000 euro, necessari per sostenere l’aumento di capitale, potrebbero essere attinti dalla voce nella legge di Bilancio relativa all’“acquisto sottoscrizioni azionarie”. Ma anche in questo caso la quota resterebbe sempre la stessa: 2,79%; il presidente di Aeradria è invece intenzionato a chiedere a San Marino un aumento consistente della partecipazione azionaria. Se ne riparlerà nell’anno nuovo.

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