I malviventi avrebbero rovistato nei cassetti e si sarebbero appropriati di due monete d’oro di San Marino, di 150 euro e di un orologio, mettendo insieme un bottino di circa 1500 euro: il tutto nella centralissima via Gino Giacomini.
Non c’è pace per via Gino Giacomi- ni che dopo essere stata deturpata da ignoti con simboli e scritte è diventata anche teatro di un furto messo a segno in pieno giorno. Così lo scorso 6 novembre alcuni malviventi si sono introdotti nell’abitazione di un settantenne nel lasso di tempo in cui egli si trovava fuori, ovvero tra le 9,30 del mattino e le 14,30. Al suo rientro l’uomo non ci ha messo molto ad accorgersi che qualcuno si era introdotto in casa sua passando per la porta finestra della cucina. Immediata la segnalazione alle forze dell’ordine che intervenute per un sopralluogo hanno raccolto la testimonianza della vittima e ‘fotografato’ lo sta- to in cui la casa era stata lasciata.
I malviventi avrebbero rovistato nei cassetti e si sarebbero appropriati di due monete d’oro di San Marino, di circa 150 euro e di un orologio mettendo insieme un bottino di circa 1500 euro. Tanta la paura per questo colpo in pieno giorno ma in altre zone anche a noi molto vicine, si pensi a Rimini, questo tipo di furti avviene normalmente proprio alla luce del sole. I ladri sarebbero infatti avvezzi a colpire gli appartamenti di giorno, si avvicinerebbero con disinvoltura ai palazzi per suonare al campanello ed accertarsi così che all’interno dell’appartamento che hanno preso di mira non ci sia nessuno. Ciò che stupisce sarebbe piuttosto il fatto che non ci siano stati altri furti nella stessa zona. In genere infatti i malviventi agirebbero in maniera seriale. Ed in effetti pare si sia trattato di un caso isolato se si esclude il furto con destrezza, ma parliamo di un’altra mano, che ha colpito di notte il negozio Glamour, dove i malviventi hanno spaccato la vetrina per accaparrare i 100 euro della cassa.
L’attenzione resta altissima e l’invito è quello di segnalare ogni persona o comportamento sospetto alle forze dell’ordine che stanno indagando su questo e altri casi.
RepubblicaSM