(ANSA) – ROMA, 19 GIU – Non decolla la stagione di Filippo
Tortu. A Madrid, nella città del 9.99 di tre anni fa ma su
un’altra pista (oggi su quella verde dello stadio Vallehermoso),
lo sprinter azzurro delle Fiamme Gialle non fa meglio di 10.27
nei 100 metri, secondo posto in finale alle spalle del
sudafricano Gift Leotlela (10.15). Come a Ginevra sabato scorso,
anche stavolta ci si mette il vento contrario a complicare la
vita del finalista mondiale e degli altri sprinter impegnati
nella tappa Silver del Continental Tour nella capitale spagnola.
La brezza in finale è di -1.3 ed era stata contraria anche in
batteria (-1.8) a condizionare in parte il 10.33 con cui Tortu
si era qualificato per il turno decisivo. Tortu è in quarta
corsia, è lenta l’uscita dai blocchi (0.216 il tempo di
reazione), alla sua sinistra Leotlela scappa subito via e “Pippo” è costretto a rincorrere il velocista sceso a 9.94 in
maggio. Riesce comunque a chiudere davanti al francese
Mouhamadou Fall (10.28) e al ghanese Sean Safo-Antwi (10.30).
Per il brianzolo era la terza uscita stagionale sui 100 metri
dopo il 10.18 di Rieti del 22 maggio e il 10.30 di sette giorni
fa a Ginevra. Soltanto due lanci, nella storia del martello
azzurro, sono atterrati più lontano del 72,31 di Sara Fantini.
La lanciatrice dei Carabinieri trova il salto di qualità al
terzo turno, incrementando di oltre un metro e mezzo il primato
personale dello scorso anno (70,73) e avvicinando lo standard
olimpico per Tokyo fissato a 72,50. Nelle liste alltime soltanto
il record italiano di Ester Balassini (73,59 nel 2005) e il
72,46 di Clarissa Claretti del 2008 restano davanti alla
spallata della 23enne emiliana di Salsomaggiore, doppia figlia
d’arte: papà Corrado “Cocco” finalista olimpico del peso ad
Atlanta ’96 e mamma Paola Iemmi ex multiplista. L’azzurra che è
stata medaglia di bronzo agli Europei under 23 di Gavle nel 2019
conquista il primo posto ai danni della spagnola Laura Redondo
(70,65). “Lo aspettavo da un po’, mi sentivo di valere questi 72
metri e sono contenta che siano usciti in una competizione
internazionale di alto livello – le parole di Sara Fantini – mi
dispiace, certo, per quei 19 centimetri che ancora mi separano
da Tokyo”. (ANSA).
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