Di Vizio a Roma in cerca di basi solide al suo ”teorema”

Lo ha rifatto, e cioè come all’indomani del sequestro di danaro, nel giugno 2008, destinato alla Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, il procuratore di Forlì Fabio di Vizio è corso, precipitandosi a Roma a colloquio coi vertici di Banca d’Italia.

Forse l’indagine Varano è stata concordata nel settembre 2008 proprio a Roma con Anna Maria Tarantola, capo della vigilanza.
A Roma Di Vizio questa volta avrebbe incontrato anche Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia, per dare supporto alla tesi di rapporti mafiosi nella vicenda o forse per cercare solo un supporto investigativo per provarli.
Insomma Di Vizio cerca di dare una base più solida al suo teorema sfuggendo ad un eventuale e certo ricordo alla Corte di Cassazione, che lo vide perdere per il caso Re Nero.