Garlasco, al via l’incidente probatorio sulle impronte: nominato un perito per i nuovi accertamenti

Pavia, 23 luglio 2025 – È iniziata nella mattina di oggi, mercoledì 23 luglio, presso il Tribunale di Pavia l’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari (gip) Daniela Garlaschelli, durante la quale sarà nominato un perito dattiloscopico incaricato di eseguire analisi approfondite sulle impronte digitali rinvenute su alcuni reperti della spazzatura trovata nella casa di Chiara Poggi, la giovane uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco. La vicenda, uno dei casi di cronaca nera più noti della Lombardia, continua a suscitare interesse dopo quasi diciotto anni dall’omicidio.

L’incidente probatorio per la ricerca di impronte

Il perito designato, Domenico Marchigiani, avrà il compito di individuare e comparare eventuali impronte digitali trovate su oggetti come confezioni di tè, cereali e yogurt, tutti parte della spazzatura sequestrata all’epoca. Tale estensione dell’incidente probatorio è stata richiesta dalla Procura di Pavia per integrare gli accertamenti genetici già in corso, dopo che dalle prime analisi era emersa una possibile traccia papillare su una confezione di tè freddo.

Finora, gli esami sul materiale reperito non avevano fornito elementi utili per le nuove indagini a carico di Andrea Sempio, attualmente indagato, poiché era stato identificato solo il DNA di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio, e della vittima. L’obiettivo è dunque quello di approfondire l’aspetto dattiloscopico per cercare ulteriori elementi probatori.

Aggiornamenti genetici e confronto dei profili

Parallelamente, la perita genetista Denise Albani sta conducendo nuovi accertamenti sul materiale biologico raccolto 18 anni fa dalla bocca di Chiara Poggi. Durante le prime analisi è stata isolata una traccia genetica maschile, denominata “Ignoto 3”, la cui origine non è attribuibile a contaminazioni recenti. L’esperta ha escluso che il profilo genetico sia frutto di inquinamenti da parte di chi ha seguito le analisi nelle ultime settimane, effettuando confronti con i collaboratori e consulenti presenti in laboratorio.

I magistrati pavesi stanno ora procedendo a una serie di comparazioni con il DNA di decine di persone che all’epoca entrarono in contatto con il corpo della vittima, inclusi operatori e amici di Sempio, per verificare se “Ignoto 3” possa essere un possibile complice dell’omicidio. Nel frattempo, per quanto riguarda le impronte digitali, le nuove analisi riguarderanno anche i fogli di acetato che contengono tracce papillari repertate sul luogo del delitto.

Sono presenti all’udienza i legali di Andrea Sempio, di Alberto Stasi, della parte civile rappresentata da Gian Luigi Tizzoni, e altre difese coinvolte nel procedimento. Le attività peritali riprenderanno dopo il periodo di ferie, con l’intento di fare luce su alcuni aspetti ancora oscuri della tragica vicenda garlaschese.

Alanews