Rimini, il Liceo Einstein celebra 30 anni di “Utopia”: il giornalino scolastico diventa archivio di memoria e creatività

Una serata fra amici, una battuta lanciata con leggerezza e poi la scoperta: sono passati trent’anni dal primo numero di Utopia, lo storico giornalino del Liceo Scientifico e Musicale Einstein di Rimini. Era l’anno scolastico 1993-1994 quando un gruppo di studenti diede forma a quella che sarebbe diventata una delle esperienze più longeve di editoria scolastica a livello locale. Oggi, a tre decenni di distanza, quel progetto compie un salto di qualità e si trasforma in un vero e proprio archivio storico-digitale della creatività studentesca riminese.

Il risultato è un’iniziativa articolata, che culminerà sabato 10 maggio, dalle 9 alle 11, con un convegno celebrativo nell’Aula Magna del liceo. In programma, la presentazione del volume speciale “Utopia 30”, una pubblicazione corale di circa 80 pagine che raccoglie articoli e contributi da ogni anno scolastico, con l’obiettivo di valorizzare il giornalismo scolastico come forma di espressione libera e consapevole.

L’evento non sarà soltanto un’occasione commemorativa, ma anche un momento di incontro intergenerazionale: attuali redattori e “veterani” della redazione dialogheranno su cosa significhi fare informazione dal punto di vista degli studenti. Interverranno caporedattori di ieri e di oggi, professori storici come Giuseppucci e Facciotto, e in qualità di ospite d’onore l’ex preside Giuseppe Prosperi. Un ricordo speciale sarà inoltre dedicato al professor Marino Livi, scomparso di recente, che negli anni ’90 promosse con passione le attività redazionali.

Il progetto ha anche permesso di riportare alla luce le radici profonde del giornale: da L’Autogestito a Il sospiro del Tapiro, fino al primo esperimento di testata studentesca, L’Anonimo Firmato, nato nel 1988. Grazie a un’attenta ricostruzione archivistica, sono stati digitalizzati e raccolti 156 numeri di giornalino, ora disponibili online per essere letti e consultati.

Il nome “Utopia” – da pronunciare con l’accento latino sulla “o” – ha accompagnato generazioni di studenti, molti dei quali oggi sono insegnanti, professionisti, giornalisti, artisti o amministratori pubblici. Per tutti, il giornalino è stato una palestra di scrittura e pensiero critico, un laboratorio di cittadinanza attiva dentro e fuori la scuola.

“Utopia 30” non è dunque solo una celebrazione, ma un invito a proseguire: perché tra social, piattaforme digitali e nuovi linguaggi, il bisogno degli studenti di raccontare il mondo resta sempre attuale.