LE TROVATE DEL "TUBO" NON FINISCONO MAI

Il Tubo Tucker purtroppo sta facendo scuola e c’è chi ha pensato di applicare un analogo dispositivo non alle caldaie, promettendo risparmi del gas, ma alle auto per limitare le emissioni inquinanti trasformando veicoli euro 0 in euro 4.

Così proprio nella settimana in cui il Tribunale di Rimini ha celebrato l’udienza del processo Tucker tris, la polizia stradale riminese ha scoperto l’ideatore del cosiddetto Tucker 2: un bolognese di 46 anni che aveva trovato per il montaggio del dispositivo un’officina con sede a Rimini.
Oltre al montaggio, il bolognese provvedeva personalmente ad aggiornare anche la carta di circolazione, operazione però che andrebbe eseguita solo alla motorizzazione. Per questo è stato denunciato per falsità materiale.
Per pubblicizzare il nuovo tubo miracoloso, prodotto da una ditta con sede a Londra e recante il cognome del denunciato, il 46enne, residente a Calderara di Reno, non aveva badato a spese: aveva infatti organizzato una vera e propria convention (la stradale sta cercando di scoprire in quale luogo) per spiegare il funzionamento del dispositivo a meccanici e addetti del settore auto della Romagna.
Al momento sono in corso le indagini per risalire ai veicoli modificati e agli automobilisti truffati.

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