Ciascuno di noi può dare un proprio valore e significato alla parola Libertà, al fatto di sentirsi cittadini liberi, persone libere. E’ una parola che riempie di Speranze…
Qualche mese fa in Consiglio Grande e Generale, un Consigliere della maggioranza durante un Dibattito sulla situazione degli Accordi con l’Italia, disse una frase, secondo me bellissima, e molti colleghi, ricordo, gli riconobbero il merito, egli dichiarò.
In un momento di forte disaffezione alla politica, ascoltare frasi così intrise di significato profondo non può che far bene inoltre, vedere qualche giovane Consigliere del Patto per San Marino che tenta di distinguersi da un modo di far politico superato, che ha fatto solo danni a questo Paese (mi riferisco, ad esempio, all’iniziativa promossa da 4 giovani Consiglieri, poi denominati simpaticamente “i 4 Moschettieri”), non può che dar speranza.
Ebbene, si è appena concluso il Consiglio ordinario di febbraio, preceduto da uno Straordinario, aventi entrambi come principale questione da dibattere la vicenda di Banca Centrale (il licenziamento di Caringi, le dimissioni di Bossone e Papi, la nomina di Reggia). Fatti sui quali anche io, come gran parte dei Consiglieri, ho dichiarato la mia opinione e sui quali, le posizioni ed i giudizi delle forze di maggioranza e opposizione sono ormai noti perché già riportati sugli organi di stampa. In ogni caso, una vicenda sicuramente allarmante.
Ma è accaduto qualcosa di diverso secondo me: Mai come questa volta era così evidente la difficoltà, il pensiero, e anche la tristezza negli occhi, di più di un Consigliere, sia di maggioranza sia d’opposizione. Bastava osservare gli sguardi di alcuni, per vedere stati d’animo abbattuti, provati da una sensazione quasi inquietante, come se qualcuno si fosse impossessato della loro coscienza.
Colpa del Führer Gabriele Gatti (dal tedesco Führer = Leader, Capo, Guida) che intima alla maggioranza il da farsi? O forse, colpa della pressione di qualche noto imprenditore sammarinese, sempre più visibile e manifesta all’interno del Consiglio? Ne l’uno ne l’altro, credo invece che l’angoscia che si coglieva nel volto di qualche Consigliere, era provocata dal fatto di essersi reso conto realmente, che tali soggetti stiano prestando il fianco a cosiddetti “poteri forti”, che giungono magari dall’esterno, che possono essere più grandi di loro e di noi messi insieme, con il rischio di mettere a repentaglio la nostra indipendenza, la nostra sicurezza, il nostro Paese, la nostra Libertà.
E dire che San Marino è considerata la Terra della Libertà…
Il Dibattito si è svolto in una situazione anomala, diversi Consiglieri sembravano annientati dalla consapevolezza che i “poteri forti”, oltre a continuare come stanno facendo ad insediarsi ed impadronirsi delle Strutture Istituzionali più importanti del nostro Paese, nei nostri Ordinamenti, si stessero impossessando della loro Libertà. Addirittura, nel momento della votazione delle dimissioni di Bossone e Papi, ad un gruppo di Consiglieri di Maggioranza è stato di fatto impedito di votare, lasciando che tale manifestazione di volontà fosse effettuata da un Consigliere che maggiormente garantiva il Patto in quel momento di forte tensione.
Difficilmente dimenticherò una scena: Al momento del voto, il Moschettiere (si avete letto bene), la Speranza si dirige verso il banco di colui il quale qualche mese fa fiero gridava “La Libertà non è un Tema negoziabile”, si avvicina, ostenta un sorriso beffardo, tende la mano verso i pulsanti, e moralmente piegato, vota al posto suo.
La sconfitta di entrambi, la sconfitta di un Parlamento, la sconfitta di un intero Paese.
Un’immagine che descrive perfettamente l’umiliazione vissuta da giovani e capaci Consiglieri, vittime purtroppo dell’arroganza e prepotenza che nasce dalla commistione Politica-Affari.
Non esiste maggior Ricchezza, ne miglior Affare, di essere uomini liberi in uno Stato libero.
Mirko Tomassoni
