Rimini: aumento dei tempi di chiusura dei passaggi a livello, interrogazione del PD

La problematica dei tempi di attesa ai passaggi a livello, che sono triplicati negli ultimi mesi lungo la tratta Ravenna-Rimini, continua a generare disagi significativi per la circolazione, specialmente nelle ore di punta. A sollevare il problema è il consigliere regionale del PD, che ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per fare chiarezza su una questione che potrebbe aggravarsi con l’arrivo della stagione turistica.

Le nuove disposizioni in materia di sicurezza dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSFISA) hanno infatti aumentato i tempi di chiusura dei passaggi a livello con mezze sbarre, creando non pochi disagi, in particolare nella zona di Rivabella, dove i tempi di chiusura sono addirittura triplicati. Questi aumenti dei tempi di chiusura si stanno rivelando problematici per la circolazione quotidiana, con ripercussioni sulle ore di ingresso e uscita da scuole e luoghi di lavoro, ma anche durante eventi importanti come quelli fieristici.

Il consigliere regionale ha sottolineato l’importanza degli investimenti che la Regione ha già destinato all’elettrificazione e al rinnovo delle linee ferroviarie. Tuttavia, nonostante questi sforzi, il problema dei passaggi a livello ancora attivi necessita di un intervento urgente. “Sono stati fatti enormi passi in avanti, come la soppressione di 15 passaggi a livello, ma quelli che restano richiedono soluzioni immediate, soprattutto in vista della stagione estiva,” ha dichiarato.

Nell’ambito della sua interrogazione, il consigliere ha richiesto alla Giunta regionale una mappatura aggiornata dei passaggi a livello ancora presenti sulla rete ferroviaria dell’Emilia-Romagna e ha chiesto chiarimenti sulle previsioni per eliminarli. Inoltre, ha sollecitato la Giunta a intervenire con RFI per risolvere rapidamente la situazione, in modo da evitare disagi ancora maggiori durante i mesi estivi. L’Amministrazione Comunale di Rimini ha già segnalato il problema al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma l’azione coordinata tra i vari enti sembra fondamentale per risolvere questa situazione in tempi brevi.