Rimini, giallo di Pierina Paganelli. La Cassazione mette in dubbio il movente: Dassilva presto libero?

La Corte di Cassazione ha fatto chiarezza sulle accuse che gravano su Louis Dassilva, accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli. La Suprema Corte ha bocciato il movente presentato dalla difesa, giudicandolo “monco e slabbrato”, il che potrebbe aprire la strada per una sua scarcerazione imminente.

La decisione della Cassazione

Nel ricorso presentato dagli avvocati Andrea Guidi e Riario Fabbri, che ha messo in discussione l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale del Riesame, la Corte ha smontato l’argomentazione principale che legava l’omicidio di Paganelli alla paura di Dassilva nei confronti della donna. Secondo i giudici, l’idea che Dassilva temesse la 78enne, che non sapeva nulla dell’amante di sua nuora, è del tutto illogica.

In particolare, la Cassazione ha sottolineato come “Pierina Paganelli non aveva ancora contezza di chi fosse l’amante”, e quindi non c’era alcuna ragione per temere la sua presenza. Inoltre, l’ipotesi che Dassilva fosse spinto dalla paura di una separazione dall’amante, che già in passato si era rifugiata altrove durante le crisi coniugali, è stata considerata priva di fondamento.

La Credibilità dell’Alibi fornito da Valeria Bartolucci

Un altro aspetto cruciale della decisione riguarda l’alibi fornito da Valeria Bartolucci, moglie di Loris Bianchi. Mentre il Riesame aveva considerato poco credibile la testimonianza di Bartolucci, la Cassazione ha ritenuto che se la donna avesse voluto proteggere il marito, avrebbe dovuto collocarlo in casa per tutta la notte, evitando così di riferire di essersi addormentata e lasciando aperti dubbi sugli orari relativi all’omicidio.

L’ipotesi difensiva che vedeva in Loris Bianchi l’autore dell’omicidio è stata nuovamente respinta dalla Cassazione, così come era accaduto in precedenza con il Riesame.

Il Futuro del Processo

Ora la palla passa al tribunale del Riesame, che ha dieci giorni di tempo per fissare una nuova udienza, durante la quale gli avvocati di Dassilva potranno chiedere la sua scarcerazione. Nel frattempo, è attesa una decisione importante da parte del gip di Rimini, Vinicio Cantarini, che dovrà esprimersi su una nuova istanza di scarcerazione presentata dalla difesa di Dassilva.

Questa decisione arriva dopo tre giornate intense di incidente probatorio, durante le quali Manuela Bianchi è stata ascoltata come testimone. Sarà quindi il gip a stabilire se le circostanze giustifichino una nuova revisione della custodia cautelare, con il rischio che il 35enne senegalese possa essere presto rilasciato.