Il Lady Godiva è rimasto fermo al palo. Fuori le spogliarelliste e la lap dance, dentro ballerini (casti) e musical sui fasti della riviera. Ma il nuovo corso dello storico locale di Marina centro partito il 1° giugno, per adesso non ha funzionato. Un insuccesso che sta avendo ripercussioni anche per una ventina di ex dipendenti del locale che a fine luglio se ne sono andati. Ballerini, coreografi, attori, registi e impiegati infatti sono ancora in attesa di essere pagati per il loro lavoro. Gli impiegati hanno ricevuto quello che gli spettava solo all’inizio della loro avventura, iniziata a marzo. Poi più nulla. Il cast artistico nemmeno quello. Zero euro. Con affitti da pagare e spese per mangiare. Una situazione diventata insostenibile, culminata con l’addio a fine luglio.
Le promesse non mantenute da parte dei datori di lavoro sui pagamenti degli stipendi hanno convinto gli ex dipendenti a rivolgersi ai sindacati per riuscire a ottenere i loro soldi. Dopo Ferragosto i sindacalisti di Cgil e Cisl incontreranno i rappresentanti della LD Entertainment per cercare di trovare una soluzione per i lavoratori. «Avranno i loro soldi – assicura Willer Dolorati, responsabile della comunicazione e direttore artistico del Lady Godiva – Purtroppo le cose non sono andate come speravamo. E senza gli incassi abbiamo avuto difficoltà a pagare i dipendenti». Una delle soluzioni messe sul tavolo da parte dei sindacati è quella di pagare gli ex ormai lavoratori con gli incassi futuri. Perchè i gestori del locale hanno corretto in corsa il palinsesto: naufragato l’ambizioso progetto dello spettacolo ‘C’era una volta Rimini’, dall’inizio di agosto hanno deciso di puntare su cene, cabaret con i comici e discoteca. Con la speranza che la nuova formula possa rilanciare il Lady Godiva. Prima la sala dell’ex tempio della trasgressione riminese, dove in passato si erano esibite conturbanti spogliarelliste, aveva sempre ospitato pochissimi paganti. Complice anche i prezzi non proprio popolari: partito da 65 euro, il biglietto d’ingresso era sceso a 35 e quindi a 15 euro. Ma senza riuscire a invertire la rotta. Intanto le scadenze degli stipendi incalzavano senza che i dipendenti ricevessero nulla. Solo rinvii e promesse. Nei giorni scorsi stanchi della situazione, ballerini e impiegati hanno contattato Cgil e Cisl per ottenere quanto gli spetta. La prossima settimana, dopo l’incontro con i gestori, sapranno se riusciranno a rivedere i loro soldi. Il Resto del Carlino
