Riportato in vita dopo 10.000 anni il “metalupo” del Trono di Spade. Nati tre cuccioli da DNA fossile

L’azienda statunitense Colossal Biosciences ha annunciato la nascita di tre cuccioli con caratteristiche simili all’enocione (Aenocyon dirus), noto come “metalupo” e reso celebre dalla serie televisiva “Il Trono di Spade”. Questi animali, estinti oltre 10.000 anni fa, sono stati “riportati in vita” attraverso avanzate tecniche di ingegneria genetica.

Sembra una trama degna del Trono di Spade, e invece è tutto vero: dopo 10.000 anni d’estinzione, il leggendario “metalupo” – noto alla scienza come enocione (Aenocyon dirus) – è stato riportato in vita grazie a un ambizioso progetto di de-estinzione condotto dalla società biotech statunitense Colossal Biosciences. Tre cuccioli sono nati nei mesi scorsi a partire dal DNA recuperato da resti fossili, aprendo un nuovo capitolo nella storia della genetica e sollevando interrogativi etici e scientifici.

Il progetto ha avuto inizio con il sequenziamento del DNA dell’enocione, un antico canide vissuto nel Nord America durante il Pleistocene. Una bestia imponente, carnivora, dalle mandibole possenti, che gli scienziati considerano molto più aggressiva e specializzata del moderno lupo grigio. È proprio quest’ultimo ad aver fornito la “base genetica” per il ritorno dei metalupi: attraverso tecniche avanzate di editing genetico, i ricercatori hanno inserito sequenze genetiche estratte dai fossili nei genomi di lupi moderni.

Una volta ottenuti gli embrioni “modificati”, questi sono stati impiantati in madri surrogate (cani domestici). E il risultato è sorprendente: Romulus, Remus e Khaleesi sono i nomi dei tre cuccioli nati, due maschi e una femmina, vispi, vitali e con caratteristiche fisiche che ricordano incredibilmente quelle dei loro antenati estinti.

Chi ha seguito la saga de Il Trono di Spade sa bene di cosa si parla: i metalupi sono animali mitologici, giganteschi e fedeli compagni degli Stark. Ma non tutti sanno che per creare gli effetti speciali della serie, gli autori si sono ispirati proprio all’enocione, rendendolo famoso anche fuori dai circoli accademici. Ecco perché, oggi, la notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo, con titoli che richiamano direttamente Westeros e le atmosfere fantasy.

Dietro all’entusiasmo per una simile impresa si nasconde una questione cruciale: è giusto riportare in vita specie estinte? Alcuni vedono in questo processo una straordinaria opportunità per recuperare la biodiversità perduta e rimediare, almeno in parte, ai danni provocati dall’uomo. Altri temono le conseguenze: come si integreranno questi animali nel mondo moderno? Che impatto avranno sugli ecosistemi?

I tre cuccioli vivono attualmente in un luogo protetto, lontano dal pubblico. Non si tratta ancora di una “reintroduzione in natura”, ma di un test biologico per valutare comportamenti, adattabilità, capacità cognitive e sociali.

Colossal Biosciences non ha intenzione di fermarsi qui. Dopo i metalupi, la società sta lavorando alla de-estinzione del mammut lanoso e del dodo, con l’obiettivo dichiarato di combattere il cambiamento climatico e favorire la conservazione delle specie a rischio. Visioni affascinanti, che tuttavia necessitano di una profonda riflessione etica e politica.

Fonti diverse Business Wire, The Time Uk, Corriere della Sera ed altri.