Romagna: rinviato il decreto sugli indennizzi, il futuro delle spiagge balneari resta incerto

Il rinvio del decreto governativo sugli indennizzi per i bagnini ha generato preoccupazione e attesa tra gli operatori balneari della Romagna. Inizialmente previsto per oggi, l’annuncio relativo al risarcimento dei gestori degli stabilimenti balneari, a seguito delle aste per la riassegnazione delle concessioni, è stato rimandato senza una nuova data definita.

Mauro Vanni, presidente nazionale di Confartigianato Imprese Demaniali, ha confermato in un’intervista al Corriere Romagna che “a Roma si sta lavorando al decreto, ma non è ancora stato fissato un termine”. La questione degli indennizzi resta un tema caldo, soprattutto in relazione al fatto che gli operatori sono preoccupati per la limitata copertura dei rimborsi previsti dal governo.

Secondo le disposizioni attuali, il risarcimento riguarderà esclusivamente gli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni, ma questa misura non soddisfa le richieste del settore. I gestori hanno infatti sollecitato un allargamento dell’orizzonte temporale, chiedendo che vengano considerati anche i costi degli investimenti effettuati in anni precedenti, per compensare adeguatamente le perdite derivanti dalla perdita delle concessioni.

L’opposizione al decreto si è rafforzata anche grazie al sostegno ricevuto da alcune forze politiche, in particolare dalla Lega. Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, ha manifestato l’intenzione di rivedere le modalità di calcolo dei rimborsi, portando la questione all’attenzione del governo. Tuttavia, il decreto che avrebbe dovuto essere presentato il lunedì precedente è stato posticipato, lasciando gli operatori in attesa di certezze. Vanni, però, ha sottolineato che non si preoccupa troppo per il rinvio, confidando nella promessa di Salvini di trovare una soluzione favorevole al settore, già discussa durante gli Stati Generali del Turismo Balneare tenutisi a inizio marzo.

Nel frattempo, la scadenza per la presentazione dei nuovi bandi, che segnerà l’inizio delle tanto attese aste per le concessioni balneari, è stata nuovamente spostata al 2027. Il governo sta tuttavia proseguendo con la definizione delle modalità di svolgimento delle gare, e l’aspetto degli indennizzi rimane uno degli argomenti principali di discussione. Gli operatori continuano a chiedere maggiori certezze sul futuro, mentre si spera che il governo prenda una decisione definitiva in tempi brevi.

La situazione resta quindi in sospeso, con gli attori coinvolti che continuano a monitorare l’evolversi delle trattative. Solo il tempo dirà se le richieste dei bagnini verranno accolte, e se il decreto finale rispecchierà le aspettative di un settore che, in attesa di risposte, si prepara ad affrontare le sfide future.