San Marino. Dopo le dimissioni di Ciavatta, resta solo da stracciare il contratto del Dg per far rinascere la sanità sammarinese. Ora è possibile se “coraggio” della Dott.ssa Zoffoli divenisse contagioso … di Enrico Lazzari

Tutto cambia, ai vertici politici della Sanità pubblica… Ma niente, nel concreto della relativa delicata gestione, cambia? La notizia dell’ormai probabilissima nomina di Francesco Vaia alla direzione generale della prevenzione del Ministero italiano della Sanità, poltrona per la cui corsa sembrava “in testa” l’attuale Dg dell’ISS biancazzurra Francesco Bevere (già dato per partente dal Titano proprio in forza di quella nomina), rischia di gelare la speranza di chi -individuando nel duo Roberto Ciavatta e Francesco Bevere le massime responsabilità dello stato attuale del servizio sanitario pubblico- intravedeva nel cambio alla relativa Segreteria di Stato l’opportunità di determinare un repentino cambio di rotta.

Non sono stati pochi, infatti, gli atti -a mio parere, ma non sono certo il solo- “controversi” che hanno caratterizzato la gestione Ciavatta-Bevere, caratterizzata da una serie di anche importanti  investimenti e incrementi di spesa in progetti e atti non essenziali -o perlomeno non direttamente finalizzati a superare le criticità con cui giornalmente deve confrontarsi l’utenza- ai quali non si sono affiancati altri investimenti che -come ci ha spiegato la Dott.ssa Ivonne Zoffoli (Direttore dell’Ospedale) ieri- di immediato impatto sulla qualità del servizio fornito alla cittadinanza (leggi qui).

Così, riassumendo all’estremo, durante la gestione Ciavatta-Bevere, fra le altre cose:

– Si è istituito il Nucleo di Valutazione che costerebbe, di sli compensi ai tre membri, oltre 110mila euro annui, dei quali ben 75 destinati al Presidente, il quale, per lo stesso ruolo rivestito all’Azienda Sanitaria Territoriale di Pesaro (che ha ben più dei 33 mila residenti sammarinesi), percepiva appena 7.000 euro lordi all’anno (leggi qui).

– Si sono equiparati i compensi dei direttori di dipartimento di Prevenzione e di quello Socio-Sanitario a quello del direttore del Dipartimento Ospedaliero per un incremento di spesa per le casse ISS quantificabile in circa 230 mila euro, senza considerare i “premi ad obiettivo”.

– Si è acquistato il robot chirurgico per un investimento di circa 3,5 milioni di euro che, poi, ha determinato per il primo semestre 2023 un costo di circa, forse oltre, 300mila euro di soli materiali di consumo, che in proiezione dovrebbero assestarsi fra i 600 e i 700 mila euro annui per la sola gestione dei costi degli stessi materiali di consumo indispensabili negli interventi effettuati con il robot.

– Si è istituito il Comitato Scientifico (costi annui?).

– Si è istituito l’Osservatorio Epidemiologico (costi annui? Attendiamo risposta dal neo Segretario alla Sanità)…

Ma non è stato possibile soddisfare le richieste del Direttore Ospedaliero per potenziare i servizi di visita così da accorciare le lunghe liste di attesa con cui i sammarinesi devono confrontarsi ogni giorno in caso di necessità, talvolta trovandosi -deduco- a rivolgersi alla sanità privata. …Ma non ci sono soldi (o nessuno ci ha pensato?), ad esempio, per riformare i prontuari prevedendo la copertura sanitaria degli integratori, ormai universalmente riconosciuti presidio medico importante per  per rallentare l’implacabile evolvere di malattie come, per citarne un paio, l’Alzimer o il Parkinson. …Ma non sono stati fatti investimenti per rendere estremamente efficace il servizio 118 notturno. …Ma non… Vabbé, la lista sarebbe lunghissima.

Nonostante ciò, nonostante la probabile non “partenza” del Dg Bevere, oggi sono molto più ottimista verso il futuro di quanto lo fossi solo due giorni fa. Effetto dell’avvicendamento alla Segreteria di Stato alla Sanità? Forse, visto che è l’unico elemento di rottura con il passato. 

Finalmente l’inviolabile silenzio degli operatori e dei dirigenti sanitari si è rotto! Quelle che, fino a ieri, erano “insignificanti” e isolate critiche di un “piccolo”, “ignorabile” editorialista di un sito online, oggi trovano l’autorevolezza di un addetto ai lavori. E che “addetto”: nientemeno che il Direttore del Dipartimento Ospedaliero, del Direttore dell’Ospedale che, coraggiosamente, ha rotto la “codarda” (per carità, comprensibile!) coltre di silenzio che volenti nolenti è capace di occultare ogni iniziativa di denuncia e ogni “spinta” a superare gli elementi di criticità.

Il coraggio della Dott.ssa Zoffoli -sono pronto a scommetterci- sarà un elemento di svolta nell’intera politica e gestione sanitaria. E già da oggi! Spero che il suo coraggio, all’interno della sanità pubblica sammarinese, sia contagioso… Lo spero e sono convinto possa esserlo, perchè serve il coraggio di tutti, non solo quello di un dirigente, pur in un ruolo chiave, o di un sito Inrternet da sempre attento alla qualità della sanità pubblica.

Non sarà né facile né veloce rimediare ai “danni” fatti fino ad ora. E non sarà a costo zero chiudere anticipatamente il contratto che ha portato il Dg Bevere sul Titano. Ma, se -come scritto ieri- dai bilanci pubblici era -deduco- possibile “estirpare” risorse economiche dalle casse pubbliche per chiudere prima della sua naturale scadenza il contratto della Dott.ssa Zoffoli, del Direttore dell’Ospedale, perchè non usare quelle stesse risorse per risolvere anticipatamente un altro contratto in essere, ovvero quello del Dg ISS Francesco Bevere?

Enrico Lazzari

Enrico Lazzari